BDS Italia

BDS Italia - sezione italiana per il movimento a guida palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele
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Il Giro d’Italia, ancora una volta, si presta allo sportswashing del regime israeliano d’apartheid. 

E lo fa mentre il governo più razzista ed estremista della storia di Israele inasprisce ulteriormente il brutale regime di apartheid che opprime la popolazione palestinese.  

Alla competizione più amata dagli italiani parteciperà l’equipe  israeliana sponsorizzata dal governo.

I palestinesi ci chiedono di protestare, mentre le principali gare ciclistiche fanno di tutto per premiare l’apartheid di Israele con inviti speciali alla squadra sponsorizzata dal governo israeliano. 

Mentre il regime israeliano di apartheid, con il governo più razzista e fondamentalista di sempre, intensifica la sua violenta oppressione dei palestinesi, due delle principali gare ciclistiche del mondo stanno facendo di tutto per aiutare Israele a ripulire i suoi crimini.

Il Giro d'Italia (6-28 maggio) e il Tour de France (1-23 luglio) hanno rivolto speciali inviti “jolly” alla squadra ciclistica sponsorizzata dal governo israeliano.

Il Giro d'Italia e il Tour de France stanno vergognosamente premiando Israele per la sua continua follia omicida di palestinesi, mentre ministri del governo incitano all'omicidio, sostengono le milizie di coloni che portano avanti pogrom violenti nelle città palestinesi, con la demolizione di case palestinesi e l'espulsione forzata di palestinesi dalla nostra terra.

Come documentato da Amnesty International e Human Rights Watch , Israele è colpevole del crimine contro l'umanità costituito dall’apartheid. I suoi insediamenti illegali in continua espansione su terra palestinese rubata costituiscono un crimine di guerra ai sensi del diritto internazionale.

La squadra ciclistica israeliana, creata da un miliardario canadese-israeliano, si è concentrata più sul suo obiettivo dichiarato di ripulire il regime decennale di occupazione militare e apartheid di Israele che sul ciclismo. Il Team Apartheid Israel è sceso così in basso nella classifica che è stato retrocesso dal livello World Tour e quindi giudicato non idoneo alla partecipazione automatica ai Grandi Giri del ciclismo e ha necessita di inviti speciali.

Inizialmente la squadra israeliana era giudicata non ammissibile anche per le gare a tappe del World Tour oltre che per le gare principali. Tuttavia, l'UCI, l'organismo internazionale che governa il ciclismo e afferma di essere una "organizzazione politicamente neutrale", ha vergognosamente apportato una modifica dell'ultimo minuto, con quella che è stata definita la "regola israeliana", che "riserva" al Team Apartheid Israel inviti automatici a queste competizioni.

In uno spettacolo degno della peggior ipocrisia occidentale, l'UCI ha immediatamente sanzionato la Russia a pochi giorni dall'inizio della sua aggressione illegale contro l'Ucraina, sospendendo tutte le squadre russe e bielorusse e vietando tutti gli eventi UCI in Russia e Bielorussia, quindi non solo chiudendo un occhio sulla pluridecennale sequenza di gravi crimini di Israele contro i palestinesi, ma riscrivendo le proprie regole per designare Israele come beneficiario delle sue generose ricompense.

Non è la prima volta che UCI, il Giro d'Italia e il Tour de France si rendono complici nel negare i diritti dei palestinesi da parte di Israele. Salutiamo i tanti gruppi e appassionati di ciclismo in Italia e in Francia che hanno organizzato proteste per la partecipazione del Team Apartheid Israel lungo i percorsi del Giro d'Italia e del Tour de France.

Quest'anno, con l'UCI e gli organizzatori del Grand Tour che fanno di tutto per mascherare il violento regime di apartheid israeliano, in un momento in cui i palestinesi stanno affrontando una crescente violenza e proprio quando ci prepariamo a celebrare 75 anni di oppressione, pulizia etnica e colonialismo israeliani che ci derubano della terra, della vita e della dignità, chiediamo che si manifesti e si protesti più possibile lungo i percorsi di gara.

Come palestinesi, ci rifiutiamo di rimanere in silenzio finché non raggiungeremo il traguardo di libertà, giustizia e uguaglianza per tutti. Unisciti a noi e contribuisci a garantire che l'UCI, il Giro d'Italia e il Tour de France ricevano il messaggio: non c'è posto nel ciclismo per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

Per maggiori informazioni sulle mobilitazioni del Giro d'Italia e del Tour de France, contattaci a: pacbi@bdsmovement.net 

Fonte: Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI)

Traduzione di BDS Italia

#Uniticontroilrazzismo #UnitedAgainstRacism

Settimana di denuncia dell'apartheid israeliana 2023: 13-27 marzo 2023

La settimana di denuncia dell'apartheid israeliana (Israeli Apartheid Week (IAW)) è un momento di mobilitazione globale di tutti i sostenitori della lotta palestinese per la libertà, la dignità e la giustizia. Durante la IAW ci dedichiamo alla sensibilizzazione sull'apartheid israeliana e all’elaborazione di campagne BDS strategiche a sostegno della lotta palestinese per porre fine al brutale sistema israeliano di apartheid, colonialismo di insediamento e pulizia etnica.

La settimana della IAW è l’occasione di far crescere le nostre reti di solidarietà oltre a muri e confini coloniali e di rafforzare la solidarietà con il popolo palestinese. È anche un'occasione di collegare ulteriormente la lotta di liberazione palestinese con le tante lotte nel mondo per la giustizia, contro il razzismo e tutte le forme di discriminazione e oppressione. Il regime israeliano di apartheid ha sviluppato tecnologie e metodologie di oppressione violenta, tra cui armi, spyware, dottrine militari illegali, testandole sui palestinesi e poi esportandole in governi razzisti di estrema destra, dittature e regimi criminali in tutto il mondo.

Israele, mascherando i suoi crimini contro i palestinesi autoctoni con operazioni di greenwashing, agriwashing, pinkwashing, sportswashing e techwashing, ha anche ispirato diversi regimi dispotici a livello globale.

Con in mente l’intersezionalità di tutte le nostre lotte e ispirati dal crescente riconoscimento internazionale di crimine contro l'umanità commesso da Israele attraverso il suo regime di apartheid, ci appelliamo a tutti, studenti, accademici, artisti, lavoratori, chiese e movimenti di lotta sociale, razziale, genere e giustizia climatica, perché aderiscano alla settimana di denuncia dell’apartheid israeliana 2023 con lo slogan People Against Apartheid. Insieme, facciamo della settimana IAW 2023 una mobilitazione mondiale dei movimenti di base per rafforzare il movimento palestinese contro l'apartheid e le campagne BDS.

Nell'ultimo anno, il regime israeliano di apartheid ha intensificato segregazione, frammentazione e controllo per mantenere il suo sistema di oppressione coloniale e di dominazione sulle vite e sulla terra dei palestinesi. Abbiamo assistito all’uccisione di un numero devastante di palestinesi da parte delle forze di occupazione israeliane, inclusi più di 30 bambini, e a esecuzioni extragiudiziali mirate, come quella della famosa giornalista Shireen Abu Akleh. La politica israeliana di pulizia etnica si è intensificata insieme agli allontanamenti forzati e agli atti di violenza commessi da coloni illegali protetti dalle forze di occupazione.

La resistenza popolare continua con la costanza che contraddistingue la vita palestinese, e con la forza e la determinazione necessarie per continuare la lotta, da Masafer Yatta a Jenin e Gaza, da Sheikh Jarrah a Yafa ad Al-Naqab e in esilio.

Sostenere la lotta palestinese ci permette di riflettere sulla discriminazione e sulle forme di ingiustizia che le nostre comunità e società devono affrontare, e di rafforzare la nostra determinazione nella lotta per un mondo giusto senza razzismo, senza muri coloniali, senza impunità per le aziende.

Unisciti a noi nella lotta per smantellare l'apartheid e tutte le forme di razzismo!

Unisciti all'IAW 2023!

Tutte le attività della settimana dell'apartheid israeliana devono essere conformi ai principi di non violenza e antirazzismo del movimento BDS. Qualsiasi attività che non rispetti questi principi non può essere accettata come parte di IAW.

Pianifica e organizza eventi IAW locali, regionali o nazionali, invia i tuoi eventi per la pubblicazione sul nostro prossimo calendario IAW globale e resta sintonizzato per aggiornamenti e programmi più dettagliati.

Il Comitato di coordinamento internazionale, IAW 2023
iawinfo@apartheidweek.org

Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC)

NO ALL'ACCORDO IREN-MEKOROT!

BASTA COMPLICITÀ CON IL REGIME ISRAELIANO DI APARTHEID!

Il 10 gennaio 2023 è stato dato l’annuncio dell’accordo firmato tra IREN, azienda multi-utility a maggioranza pubblica che gestisce la fornitura di acqua in molti comuni italiani del nord-ovest, e MEKOROT, azienda statale israeliana che ha il monopolio della fornitura di acqua in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati.

Questo accordo non andava fatto e deve essere annullato immediatamente perché l’azienda israeliana è responsabile di gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani. Come documentato nel rapporto dell’organizzazione palestinese per i diritti umani, Al Haq, Mekorot sottrae acqua illegalmente dalle falde palestinesi, provocando il prosciugamento delle risorse idriche, per poi fornire l’acqua saccheggiata alle colonie illegali israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme est occupate.

Inoltre, la Mekorot, alla quale sono state “trasferite” nel 1982 dalle autorità militari israeliane tutte le infrastrutture idriche palestinesi per il prezzo simbolico di uno shekel (Euro 0,20), pratica una sistematica discriminazione nelle forniture di acqua alla popolazione palestinese, costretta a comprare la propria acqua dalla ditta israeliana a prezzi decisi da Israele. Riduce regolarmente le forniture idriche ai palestinesi, fino al 50 per cento, a favore delle colonie illegali e dell’agricoltura intensiva israeliana, creando quello che Al Haq chiama “apartheid dell’acqua”.

Organizzazioni internazionali, quali Human Rights Watch e Amnesty International, hanno documentato come Israele eserciti un controllo totale sulle risorse idriche palestinesi e come le politiche israeliane dell’acqua siano uno strumento di espulsione, che impediscono lo sviluppo e costringono le popolazioni palestinesi a lasciare le proprie terre. L’organizzazione israeliana Who Profits definisce Mekorot come “il braccio esecutivo del governo israeliano” per le questioni idriche nei Territori palestinesi occupati ed afferma che “è attivamente impegnata nella conduzione e nel mantenimento” della occupazione militare della Palestina.

Sottoscrivendo l’accordo con Mekorot, Iren si rende complice di queste gravi violazioni e contribuisce a rafforzare il regime di colonizzazione, occupazione militare e apartheid imposto da Israele ai palestinesi.

Il crimine di apartheid commesso da Israele è stato documentato e denunciato da numerose organizzazioni internazionali e israeliane, incluse UNESCWA, Human Rights Watch, B’Tselem e Amnesty International. La convenzione internazionale contro il crimine dell’apartheid, cui anche l’Italia ha aderito, impegna le pubbliche amministrazioni a interrompere le relazioni economiche e di ricerca e sviluppo con stati accusati di apartheid.

L’accordo è inaccettabile perché incoraggia Mekorot e lo stato d’Israele a continuare l’oppressione del popolo palestinese.

  • Chiediamo a Iren di recedere immediatamente dall’accordo stipulato con la Mekorot.
  • Chiediamo ai comuni che hanno partecipazioni azionarie in Iren (Reggio Emilia, Torino, Genova e altri) di attivarsi per fare interrompere l’accordo.

BDS ITALIA

Nel 2022, i palestinesi hanno affrontato uno degli anni più sanguinosi mai registrati. Tuttavia, nonostante l'intensificarsi della repressione, dei massacri e della pulizia etnica dei palestinesi autoctoni da parte di Il regime israeliano di apartheid, la solidarietà con la nostra lotta di liberazione ha raggiunto nuove vette. 

Mentre lavoriamo per un movimento anti-apartheid ampio, globale e guidato dai palestinesi, diamo uno sguardo indietro ad alcuni punti salienti della nostra lotta per i diritti dei palestinesi nella seconda metà del 2022.

Ecco 30 punti salienti di questa solidarietà senza precedenti:

1. Artisti e organizzazioni artistiche si sono ritirati in massa dal prestigioso Sydney Festival a causa della sua collaborazione con il regime israeliano di apartheid.

2. HPE ha concluso il contratto di fornitura di server per l'informatizzazione del database della popolazione israeliana, noto come Aviv System, un pilastro dell'apartheid. La campagna #BoycottHP continua, tuttavia, per costringere la multinazionale a porre fine alla sua continua complicità con la polizia israeliana e i servizi penitenziari.

3. Diversi autori arabi del Kuwait, dell'Oman e dell'Arabia Saudita si sono ritirati dal "Emirates Airline Festival of Literature", che è stato un chiaro tentativo di mascherare le atrocità dei diritti umani del regime degli Emirati Arabi Uniti e di normalizzare la sua spudorata alleanza di sicurezza militare con il regime israeliano di apartheid.

4. Il Future Fund australiano ha escluso gli investimenti in Elbit Systems, la più grande compagnia di armi privata del regime israeliano di apartheid.

5. Il relatore speciale delle Nazioni Unite Michael Lynk ha confermato che Israele sta perpetrando il crimine contro l'umanità di apartheid. Ad aprile, cinque esperti di diritti umani delle Nazioni Unite hanno approvato questa conclusione.

6. Attivisti provenienti da 21 paesi africani si sono riuniti a Dakar per la prima conferenza panafricana contro l'apartheid a sostegno della liberazione della Palestina, organizzata dal Pan-African Palestine Solidarity Network (PAPSN). I partecipanti si sono impegnati a impegnarsi fino allo smantellamento dell'apartheid israeliana. 

7. Gli atleti e le squadre arabe e internazionali provenienti da Kuwait, Giordania, Libano, Algeria, Iran e Spagna si sono rifiutati di normalizzare l'apartheid israeliana e hanno denunciato l'ipocrisia dell'azione selettiva da parte di organismi sportivi internazionali dominati dall'Occidente.

8. La squadra di calcio argentina ha annullato una partita "amichevole" programmata in Israele, dopo una campagna pubblica e una lettera aperta della squadra di calcio palestinese Al Khader.

9. La CUNY Law School (Scuola di diritto statunitense, NdT) ha avallato all'unanimità il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS),  unendosi a centinaia di dipartimenti accademici, programmi, sindacati e società in tutto il mondo che si battono per i diritti dei palestinesi e chiedono di porre fine alla complicità con l'apartheid israeliana.

10. Il comitato editoriale di Harvard Crimson ha avallato il movimento BDS a guida palestinese e 50 membri della facoltà di Harvard si impegnano a sostenerlo.

11. Una delegazione del clero sudafricano in rappresentanza del Consiglio ecumenico delle chiese, del Consiglio sudafricano delle chiese e dell'Alleanza evangelica del Sudafrica ha lanciato un appello alle comunità e istituzioni cristiane, nonché ai governi, affinché riconoscano e denuncino le politiche israeliane come apartheid e pongano fine a tutto il sostegno all'apartheid israeliana.

12. General Mills ha annunciato la vendita della sua partecipazione nella sua joint venture nell’Israele dell’apartheid, dopo diversi anni di pressioni del movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) .

13. La più grande federazione sindacale norvegese (LO Norge), con quasi 1 milione di membri, ha dichiarato il proprio sostegno al boicottaggio del regime israeliano di apartheid e ha invitato la Norvegia a sostenere #UNinvestigateApartheid.

14. Una storica mozione è stata approvata all'unanimità dal Consiglio latinoamericano delle scienze sociali (CLACSO) che sostiene l'appello palestinese a boicottare le istituzioni accademiche israeliane complici del regime israeliano di occupazione militare, colonialismo e apartheid.

15. Il Parlamento della Catalogna ha approvato una risoluzione che lo rende il primo parlamento in Europa a riconoscere che Israele sta commettendo il crimine di apartheid contro il popolo palestinese. Nella stessa settimana, il partito politico polacco "Razem" ha riconosciuto Israele come stato di apartheid e ha appoggiato il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS).

16. La band statunitense Big Thief ha annunciato la cancellazione dei suoi due concerti in programma al Barby di Tel Aviv dopo aver ascoltato gli appelli di migliaia dei loro fan.

17. Il Comitato organizzatore del Lisbon Pride ha rifiutato la partecipazione dell'ambasciatore del regime israeliano di apartheid alla marcia di quest'anno.

18. A seguito di una campagna molto efficace durata mesi, guidata da gruppi locali uruguaiani, e lettere da parte di squadre di calcio palestinesi, comprese quelle i cui giocatori hanno perso vite e arti a causa dei proiettili israeliani, la squadra nazionale di calcio dell'Uruguay ha annullato l'allenamento per la Coppa del Mondo in Israele.

19. Centinaia di #MusiciansForPalestine hanno approvato il nostro appello a boicottare il settore culturale complice del regime israeliano di apartheid.

20. Il sindacato australiano National Tertiary Education Union ha votato per sostenere il diritto dei suoi 26.000 membri a impegnarsi nel movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) per i diritti dei palestinesi, per rifiutare i tour sponsorizzati dal governo israeliano e per opporsi all'adozione di politiche che proibiscono la critica a Israele, inclusa la definizione dell'IHRA.

21. Dopo aver ascoltato fan, colleghi artisti e difensori dei diritti umani, il duo messicano di chitarre acustiche, Rodrigo y Gabriela, ha cancellato il suo concerto a Tel Aviv. Ciò è avvenuto poche ore prima che il regime israeliano di apartheid lanciasse il suo brutale assalto alla Striscia di Gaza assediata, uccidendo più di 40 palestinesi, tra cui 15 bambini, e ferendone centinaia.

22. Due aziende di Oman e Kuwait si sono ritirate dal Bahrain Air Show del 2022 che ha dato a sei aziende israeliane l'opportunità di promuovere armi e tecnologia "testate sul campo", cioè, sui palestinesi.

23. Il movimento di solidarietà con la Palestina ha vinto un altro premio Nobel: l'autrice francese Annie Ernaux ha vinto il premio Nobel per la letteratura. È una sostenitrice della nostra lotta nonviolenta per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza dei palestinesi e sostiene misure di grande impatto per tenere conto del regime di apartheid israeliano e delle istituzioni culturali complici.

24. Sempre in Francia, 38 deputati hanno presentato in parlamento una risoluzione “condannando l'istituzionalizzazione da parte di Israele di un regime di apartheid contro il popolo palestinese”.

25. Dopo un anno di impegno con gruppi locali di base e fan club, tra cui l'Arab Resource & Organizing Center (AROC) e La Brigada Del Pueblo, l’Oakland Roots Sports Club è diventato la prima squadra sportiva statunitense ad ascoltare l'appello palestinese ad abbandonare PUMA .

26. Sempre negli Stati Uniti, il consiglio degli studenti universitari della Case Western Reserve University ha votato per disinvestire da aziende complici dell'apartheid israeliana, tra cui Elbit Systems, HP, PUMA, AXA e G4S.

27. A seguito di un approfondito processo di consultazione, l'Unione studentesca dell'Università di Melbourne, che rappresenta 30.000 studenti, ha approvato il sostegno al movimento palestinese di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) compreso il boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane complici. L'UMSU ha così mantenuto la sua "tradizione, lunga 130 anni, di lotta per i diritti umani".

28. Sei artisti queer e trans con sede negli Stati Uniti hanno rifiutato un lavoro redditizio con la campagna Pride di PUMA in solidarietà con l'appello palestinese a boicottare PUMA per la sua complicità nell'apartheid israeliano. Queer|Art, l'organizzazione con cui lavorano questi artisti, si è schierata con loro e ha approvato il sostegno al movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS).

29. In solidarietà con i palestinesi, diversi artisti si sono ritirati dal festival Pop Kultur di Berlino a causa della sua collaborazione con il regime israeliano di apartheid.

30. Centinaia di cineasti israeliani si sono impegnati a boicottare il cosiddetto Shomron/Samaria Film Fund, affermando che “è parte integrante dei meccanismi di apartheid”.

Questi impatti del movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) sono solo un'istantanea di dove ci troviamo oggi. Grazie al tuo sostegno, il nostro movimento BDS ha continuato a crescere in portata e impatto nel 2022. Unisciti a noi nel 2023 mentre marciamo verso la libertà, la giustizia e l'uguaglianza e nella nostra lotta per #DismantleApartheid!

Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)

In America Latina, dal 29 novembre, Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese, sono stati creati diversi SPLAI in tutta l'America Latina.

Ispirata dalla lotta contro l'apartheid in Sud Africa, la campagna del movimento BDS per gli spazi liberi dall'apartheid (SPLAI) cerca di tagliare legami di complicità nelle gravi violazioni che riguardano i diritti umani delle palestinesi e dei palestinesi perpetrate dal regime israeliano di colonialismo, apartheid e occupazione militare.

Gli SPLAI, siano essi spazi comunitari, politici, sociali o culturali, sono un concetto potente che consente di costruire una cultura di significativa solidarietà con la lotta di liberazione palestinese. Gli SPLAI si occupano di creare spazi liberi da razzismo, repressione e discriminazione in Palestina e altrove.

Il movimento BDS è orgoglioso di questa rete stimolante e in crescita di SPLAI latinoamericane per diversi motivi. In primo luogo, abbraccia una vasta gamma di paesi, dal Messico al Costa Rica, dalla Colombia al Cile e dal Brasile all'Argentina

In secondo luogo, include un'importante varietà di SPLAI: sindacati, organizzazioni per i diritti umani, comuni, stazioni radio, gruppi di studenti universitari, ristoranti, librerie, ecc.

Questa ricca diversità delle SPLAI latinoamericane dimostra l'intersezione della lotta per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza palestinese con le lotte condotte dai movimenti sociali e politici in tutto il continente per la giustizia razziale, economica, sociale, di genere e climatica.

E questo è solo l'inizio! Altre SPLAI dovrebbero essere dichiarate nel prossimo futuro, contribuendo a costruire il potere del popolo in tutto il continente per porre fine al business as usual e alla complicità con il regime di oppressione coloniale di Israele. 

Di seguito l'elenco delle SPLAI create fino ad oggi in America Latina. Controllate regolarmente la nostra mappa sul sito Web per gli aggiornamenti.

Organizzazioni, sindacati, movimenti e partiti politici:

CTA Central Autónoma Argentina, Buenos Aires, Argentina

CUT, Central Unica Trabalhadores, São Paulo, Brasile

CSP-Conlutas, Central Sindical e Popular, São Paulo, Brasile

Sindicato Trabajadores Unidad Busqueda Personas Desaparecidas, Bogotà, Colombia  

Sindicato ADEMYS de docentes de la Ciudad de Buenos Aires , Argentina

Izquierda Socialista, Buenos Aires, Argentina

Asamblea Permanente Por los Derechos Humanos, Buenos Aires, Argentina 

Liga Argentina por los Derechos Humanos, Buenos Aires, Argentina

Liga Argentina por los Derechos Humanos sección Patagónica, General Roca, Argentina

Observatorio Derechos Humanos del Pueblo, Oaxaca, Messico

Comunità:

 Comunidad de San Isidro Siniyuco, Oaxaca, Messico

Città:

Ayuntamiento de Valdivia, Cile

Organizzazioni, sindacati, movimenti e partiti politici:

Escuela Nacional Florestan Fernandes, São Paulo, Brasile

Periódico Virginia Bolten, Buenos Aires, Argentina

Tano Cabrón - Teatro & Bar; Buenos Aires, Argentina 

Catedra de Estudios Palestinos Edward Said de la Facultad de Filosofía y Letras de la UBA, Buenos Aires, Argentina

Radio Comunitaria Fm Punta del Indio, Punta del Indio, Argentina

Casa del Encuentro en Avellaneda, Buenos Aires, Argentina 

Casa de la Memoria "Imprenta del Pueblo Roberto Matthews", Córdoba, Argentina

Revista Internacional de Mexico, Ciudad de México, Messico

Relatos de Resistencia, Programa radiofónico, Buenos Aires, Argentina

Plaza de la solidaridad México -Palestina, Ciudad de México, Messico

El Pushkin, Cafè, Bogotà, Colombia

Espacio sede del movimiento kultural Congreso de los Barrios Libres y Comisión Sur por Palestina, Buenos Aires, Argentina

Biblioteca TUPAC AMARU Castelar Sur, Buenos Aires, Argentina

Red de Solidaridad con Chiapas de Buenos Aires, Argentina

Casa de Cultura Las Jarillas, Ciudad de México, Messico

Grupo Musical Taller del Sur, Ciudad de México, Messico

Espacio Cultural La Otra Casa, Rosario, Argentina

Organizzazioni studentesche:

Consejo Superior Estudiantil de la Universidad de Costa Rica, San Josè, Costa Rica

Federación de Estudiantes FEUACh Valdivia, Cile

Colectiva feminista Girl Up de la Benemérita Universidad Autónoma de Puebla

Uffici politici:

Dispaccio delle deputate Mercedes De Mendieta, Noelia Agüero e Liliana Olivero, dell'Assemblea Legislativa di Buenos Aires e Córdoba

Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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