Betlemme – Durante un seminario delle Nazioni Unite tenutosi martedì al Cairo, è stato affermato che l’economia della Palestina raddoppierebbe se quest’ultima non fosse soggetta all’occupazione israeliana. Il seminario, sviluppatosi tra il 6 e il 7 febbraio scorsi, si è infatti concentrato sull’entità del danno arrecato all’economia palestinese dall’occupazione esercitata dalle forze israeliane. Jad Isaac, direttore dell’Istituto per la Ricerca applicata di Gerusalemme, ha spiegato a quanti hanno partecipato al seminario che sono proprio le restrizioni imposte da Israele alla popolazione palestinese a precluderle qualsiasi possibilità di realizzazione di un’economia sostenibile nel proprio paese.
“Le politiche perseguite da Israele nei territori occupati sono finalizzate ad uno sfruttamento delle risorse naturali palestinesi, come terra ed acqua, che torna unicamente a proprio vantaggio, impedendo alla Palestina di sviluppare una produzione ed un apparato industriale competitivi”, ha aggiunto.