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Aiutaci a liberare Mahmoud, coordinatore generale BDS - #FreeMahmoud

Mahmoud Nawajaa, un noto difensore dei diritti umani palestinese, è stato trascinato via dalla sua famiglia dalle forze di occupazione israeliane in un raid notturno giovedi 30 luglio e attualmente è detenuto nel centro di interrogatori di massima sicurezza di Jalameh in Israele, dove gli è stato negato l'accesso agli avvocati. 

L'arresto di Mahmoud avviene nel contesto dei piani di Israele per l'annessione de jure di gran parte della Cisgiordania palestinese occupata, in aggiunta alla sua annessione de facto e all'apartheid che durano da decenni. Il suo arresto fa parte dei tentativi di Israele di reprimere i difensori dei diritti umani, come Mahmoud, e costituisce l'ennesimo elemento del regime israeliano di apartheid. 

Mahmoud è uno degli oltre 4.700 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. Nelle attuali circostanze, con la diffusione del virus COVID19, la detenzione di massa aggrava i rischi per la salute e la sicurezza di tutti i detenuti, aggiungendosi alla cultura comune di torture e trattamenti degradanti e disumani per i palestinesi nelle carceri israeliane. 

Ecco cosa potete fare:

1. Scrivete al Ministero degli affari esteri del governo italiano e chiedete loro urgentemente di (di seguito un esempio di lettera): 

- Intraprendere tutte le azioni a loro disposizione per garantire l'immediata liberazione del difensore dei diritti umani palestinese Mahmoud Nawajaa da parte di Israele.

- Condannare pubblicamente Israele per l'arresto di difensori palestinesi dei diritti umani, come Nawajaa, e chiedere il rispetto da parte di Israele del loro diritto di operare liberamente. 

2. Mobilitate il sostegno di organizzazioni per i diritti umani, partiti politici, membri del parlamento, sindacati, gruppi religiosi, femministi, antirazzisti e LGTBQAI +, chiedendo loro di aiutarvi a esercitare pressione sul governo italiano.

3. Sensibilizzate sui social media, usando l'hashtag, #FreeMahmoud.

4. Rafforzate le vostre campagne BDS e le vostre azioni programmate per contrastare i piani di annessione di Israele e includete la richiesta di liberare Mahmoud e di porre fine ai tentativi di Israele di mettere a tacere i difensori dei diritti umani.

Aiutateci a richiedere un'efficace pressione internazionale per garantire l'immediata liberazione di Mahmoud Nawajaa. 
 


Esempio di lettera al Ministero degli affari esteri

Da inviare a:
ministero.affariesteri@cert.esteri.it
gabinetto.ministro@cert.esteri.it
segreteria.ministro@cert.esteri.it
comitato.dirittiumani@cert.esteri.it

NB: richiede un indirizzo PEC per l’invio
 


Spettabile Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Piazzale della Farnesina n. 1
00135 ROMA

 Alla cortese attenzione del Onorevole Ministro Luigi Di Maio

c.a. Gabinetto del Ministro
        Segreteria Particolare del Ministro
        Comitato Interministeriale per i diritti Umani 

Egregio Signor Ministro,

Il 30 luglio, alle 3:30 del mattino, le forze di occupazione israeliane hanno arrestato il coordinatore generale del Comitato nazionale palestinese del BDS, Mahmoud Nawajaa, da casa sua vicino a Ramallah nei Territori Palestinesi Occupati (TPO). Hanno preso d'assalto la sua casa, lo hanno bendato e ammanettato, portandolo via da sua moglie e da tre bambini piccoli. 

Il Comitato Nazionale Palestinese del BDS (BNC), la più grande coalizione nella società civile palestinese, guida il movimento globale e pacifico di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza. Il BDS è ampiamente ispirato al movimento anti-apartheid sudafricano e al movimento per i diritti civili degli Stati Uniti.

Nawajaa, 34 anni, ha conseguito un master in Relazioni internazionali ed è un giovane, impegnato difensore dei diritti umani palestinese, che ha lavorato instancabilmente per potenziare l'organizzazione di base nei TPO. Ha dedicato anni al rafforzamento del movimento BDS che continuerà nei confronti di Israele fino a quando non soddisferà i suoi obblighi in base al diritto internazionale e rispetterà i diritti umani dei palestinesi. 

L'arresto di Mahmoud avviene in un momento in cui la società civile palestinese richiede misure efficaci di responsabilizzazione da parte della comunità internazionale, compresa l'UE, per impedire l'annessione de jure pianificata da Israele del 30% della Cisgiordania occupata, che comprende insediamenti israeliani illegali e parti della Valle del Giordano, e per fermare l'annessione di fatto in corso e l'apartheid da parte di Israele

Il giorno del suo arresto, Nawajaa, residente nella Cisgiordania occupata, è stato trasferito con la forza nella prigione di Jalameh, in Israele, dove è attualmente detenuto. Questo trasferimento costituisce un atto di deportazione illegale, una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra (articoli 49 e 147) e un crimine di guerra ai sensi dello Statuto di Roma del Tribunale penale internazionale (Articolo 8). 

Mahmoud Nawajaa è lungi dall'essere l'unico palestinese sottoposto all'arresto arbitrario, alla detenzione e alla carcerazione da parte delle autorità israeliane. Per presunti reati contro la sua "sicurezza", Israele attualmente detiene nelle sue carceri circa 4.700 palestinesi, compresi bambini, centinaia dei quali sono in detenzione amministrativa, senza accuse. Nelle attuali circostanze, con la diffusione del virus COVID19, la detenzione di massa aggrava i rischi per la salute e la sicurezza di tutti i detenuti, aggiungendosi alla cultura comune di torture e trattamenti degradanti e disumani per i palestinesi nelle carceri israeliane. 

Di fronte alla crisi COVID, le autorità israeliane hanno anche ignorato l'appello dell'Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Michelle Bachelet a tutti i governi per rilasciare "ogni persona detenuta senza una base giuridica sufficiente", compresi prigionieri politici e altri, detenuti semplicemente per avere espresso opinioni critiche o dissenzienti. 

Gli arresti di difensori dei diritti umani, come Mahmoud, da parte di Israele sono in gran parte il risultato dell'incapacità delle potenze mondiali, in particolare dell'UE, di applicare le efficaci misure di responsabilizzazione di cui dispongono per porre fine all'impunità di Israele e garantire il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario e dei diritti umani dei palestinesi.

Poiché l'UE si è impegnata a sostenere e proteggere i difensori dei diritti umani nei paesi terzi, in conformità con le sue Linee guida sui difensori dei diritti umani e al fine di consentire loro di operare liberamente, deve agire ora per garantire l'immediata liberazione di Mahmoud Nawajaa da parte di Israele.

Inoltre, la relazione sulle Politiche dell'UE sui difensori dei diritti umani (2010) impone che l'UE "dovrebbe indicare chiaramente le sanzioni appropriate che potrebbero essere applicate ai paesi terzi che commettono gravi violazioni dei diritti umani e applicarle.” Ciò ribadisce la necessità di una clausola sui diritti umani applicabile negli accordi dell'UE con stati terzi, al fine di garantire, tra l'altro, un'azione più coordinata ed efficace per proteggere i difensori dei diritti umani.

Come attivista leader del BDS, Mahmoud Nawajaa è senza dubbio un difensore dei diritti umani come definito negli orientamenti dell'UE: Mahmoud ha promosso i diritti umani universalmente riconosciuti, in particolare i diritti all'autodeterminazione, alla non discriminazione e all'uguaglianza, nonché il diritto al ritorno nel proprio paese, attraverso la Campagna BDS, rigorosamente nonviolenta e antirazzista.

La Corte europea dei Diritti dell'Uomo ha confermato che la difesa del BDS rientra nel diritto alla libertà di espressione protetta dalla Convenzione Europea dei Diritti Umani. La UE si è impegnata a proteggere le azioni BDS nel territorio degli stati membri dell'UE in linea con le libertà di espressione e associazione nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea.  

Alla luce di quanto sopra, sollecitiamo fortemente il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano a:

  1. Intraprendere tutte le azioni a sua disposizione per garantire l'immediata liberazione del difensore dei diritti umani palestinese Mahmoud Nawajaa da parte di Israele.
     
  2. Condannare pubblicamente Israele per la sua politica di molestie e intimidazioni nei confronti dei difensori dei diritti umani che, come Mahmoud, sono soggetti ad arresto e detenzione arbitrari per la loro difesa attiva dei diritti umani del popolo palestinese.

Allo stesso modo, alla luce delle flagranti e sistematiche violazioni dei diritti umani da parte di Israele e sulla base delle raccomandazioni contenute nella relazione sulle politiche dell'UE in materia di difensori dei diritti umani (2010) al fine di migliorare la coerente politica europea in materia di diritti umani e protezione dei difensori dei diritti umani, sollecitiamo il Governo Italiano a:

  • Sospendere gli accordi di cooperazione economica e di agire in sede di Unione europea per interrompere l'Accordo di Associazione preferenziale tra l'UE e Israele per ripetute inosservanze dell'articolo 2 in materia di conformità e protezione dei diritti umani;
  • Sospendere il commercio di armi e la cooperazione nel settore militare, in particolare l'accordo militare tra Italia e Israele regolato dalla Legge 17 maggio 2005 n° 94, gli accordi di collaborazione industriale, scientifica e tecnologica e gli accordi in materia di sicurezza;
  • Mettere al bando gli scambi commerciali con gli insediamenti illegali israeliani e assicurarsi che le compagnie si astengano da o terminino i loro affari con le colonie illegali di Israele in Cisgiordania, inclusi a e Gerusalemme est;
  • Garantire che gli individui e le imprese responsabili di crimini di guerra / crimini contro l'umanità nel contesto del regime israeliano di occupazione illegale e di apartheid siano assicurati alla giustizia.

Cordiali saluti,
firma

 


Fonte: Comitato nazionale palestinese per il BDS
Traduzione BDS Italia
 

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Un tribunale militare israeliano prolunga di 15 giorni la detenzione del coordinatore palestinese BDS

Ramallah occupata, 2 agosto 2020 - Oggi, un tribunale militare israeliano vicino a Jenin ha accolto una richiesta da parte del servizio di sicurezza interna israeliano, Shin Bet, di prolungare di 15 giorni la detenzione del difensore dei diritti umani palestinese Mahmoud Nawajaa. Non sono state fornite né accuse né prove a Nawajaa o al suo avvocato, assegnatogli da Addameer-Prisoner Support e Human Rights Association.

Secondo il comunicato di Addameer (in arabo), lo Shin Bet ha detto alla corte di "sospettare" l'adesione di Nawajaa ad un partito proscritto al quale avrebbe prestato servizio, affermazioni che Nawajaa ha negato con veemenza quando è stato interrogato dal giudice militare.

Nawajaa ha detto al giudice (tramite videoconferenza, a causa delle restrizioni dovute al Covid-19) di essere in buona salute.

Decine di soldati israeliani delle forze di occupazione avevano preso d'assalto la casa di Mahmoud Nawajaa il 30 luglio, portandolo via da sua moglie e tre bambini piccoli bendato e ammanettato. Dal suo arresto, a Nawajaa è stato negato il diritto di vedere il suo avvocato.

In reazione alla decisione deltribunale militare, il co-fondatore del movimento BDS Omar Barghouti ha dichiarato:

L'audizione di oggi ha seguito esattamente il manuale di repressione dello Shin Bet israeliano, che ci ricorda quello del regime di apartheid in Sudafrica. Senza accuse o uno straccio di prova, lanciano menzogne oltraggiose ai difensori dei diritti umani palestinesi, come Mahmoud, per calunniarli e facilitare ai tribunali militari passacarte di prolungare la detenzione, il maltrattamento e, spesso, interrogatori crudeli.

Israele sa che, nonostante il suo massiccio investimento di risorse finanziarie, politiche, diplomatiche, mediatiche e di intelligence nella sua disperata guerra al movimento nonviolento BDS per i diritti dei palestinesi, non riesce a rallentare la crescita e l'impatto del movimento in tutto il mondo.

Chiediamo a tutti i sostenitori dei diritti umani in tutto il mondo di intensificare la pressione sul regime di oppressione israeliano affinché rilasci immediatamente Mahmoud e tutti i difensori palestinesi dei diritti umani e i prigionieri di coscienza rinchiusi nelle segrete di Israele. In particolare, è ora di tagliare ogni commercio e legame nel settore militare e della sicurezza con l'apartheid israeliana.

Il movimento BDS sul suo sito web ha indicato ai suoi attivisti delle azioni specifiche a sostegno della campagna #FreeMahmoud, che vanno dalla mobilitazione per fare pressione sui governi finché agiscano al rafforzamento delle campagne BDS in tutto il mondo.

Mahmoud Nawajaa, 34 anni, è il coordinatore generale del Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC), la più grande coalizione della società civile palestinese che guida il movimento globale nonviolento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza per i palestinesi.

Secondo i suoi colleghi ed amici, Nawajaa, che ha conseguito un master in Relazioni internazionali, ha dedicato la sua vita alla lotta pacifica per i diritti dei palestinesi. Prima di entrare a far parte del movimento BDS, è stato direttore amministrativo, dal 2010 al 2013, del Health Development Information and Policy Institute (HDIP) di Ramallah, un'organizzazione di sviluppo senza scopo di lucro che opera nei settori della pianificazione delle politiche sanitarie, dell’advocacy, dell’empowerment delle donne e della maggiore democrazia attraverso una vivace società civile.
 


Fonte: Comitato nazionale palestinese per il BDS
Traduzione di BDS Italia
 

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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