Gli ultimi tre giorni hanno visto 9 dimostrazioni supportate dall'AATW (Anarchists Against The Wall). Dopo quasi 7 anni consecutivi a Bilin e nei vari villaggi si è ricominciato a dimostrare dopo una pausa.
Nilin ha tenuto una grande e vivace manifestazione, i manifestanti hanno forzato il grande cancello metallico e ha passato l'alto muro di cemento. A Bilin gli organizzatori si stanno preparando per il 7° anniversario della loro lotta ininterrotta.
In Maasara le dimostrazioni entrano nel loro 5° anno. Ogni singola settimana per oltre 4 anni l'esercito ha cercato di intimidire i manifestanti. I componenti del gruppo organizzatori sono stati incarcerati almeno una volta e decine di migliaia di shekel per la cauzione sono stati estratti all'esercito. Gli sforzi non sembrano funzionare, gli ufficiali dell'esercito vanno e vengono, i soldati lasciano l'esercito, ma le manifestazioni a Maasara continuano.
Kufer al-Dik e Kufer Qaddum nella zona di Salfit e Nablus continuano ad avere un gran numero di manifestanti dai villaggi. L'esercito ha arrestato molti giovani uomini e giovani nel corso degli ultimi mesi, ma la determinazione di coloro che rimangono fuori nel continuare a dimostrare resta invariata.
In Qaryout, un villaggio di 3800 persone, circa 400 uomini hanno marciato verso il posto di blocco che impedisce l'accesso alla strada principale. Questa forma di punizione collettiva è talmente comune che rimane sotto silenzio. Tanto che l'esercito non si sarebbe nemmeno preso la briga di predisporre l'ordine di chiudere il villaggio. Un ordine verbale sarebbe stato sufficiente, il che rende praticamente impossibile un appello legale senza neanche considerare la complicità dei tribunali ai crimini dell'esercito. L'unica speranza per la gente di Qaryout di aprire la strada è farlo loro stessi. L'hanno già fatto in passato [vedi anche http://www.indybay.org/newsitems/2009/11/06/18628023.php] solo per poi vedersi l'esercito chiudere la strada. Questa settimana hanno aperto la strada ancora una volta con un sforzo collettivo di centinaia di uomini. Hanno usato le mani per riparare i danni che il bulldozer dell'esercito israeliano ha provocato sotto gli ordini di occupanti senza nome.
Nabi Saleh è stata invasa da un gran numero di poliziotti e di militari di frontiera. Hanno sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma per ore. A un certo punto una dimostratrice francese è stata colpita dietro la testa con una bomboletta di gas lacrimogeno. Le sue condizioni era apparse gravi, ma ora è fuori pericolo. Questo sparo arriva dopo l'uccisione di Mustapha Tamimi, con una bomboletta di gas lacrimogeno un paio di settimane fa a Nabi Saleh. Il portavoce dell'IDF ha sostenuto prima di avere report da Nabi Saleh secondo cui la donna ferita sarebbe stata colpita da una pietra.
Quando è stato pubblicato il video che confutava questa affermazione l'esercito israeliano ha ammesso che la sua prima versione non era vera.
La dimostrazione Beit Umar è stata raggiunta dalla 'Corsa Attraverso la Palestina'. Assieme, il gruppo americano e la gente di Beit Umar hanno piantato alberi di ulivo sulla terra del villaggio vicino l'insediamento costruito sulle loro terre. L'esercito ha usato granate stordenti per tentare di impedire alla gente di piantare gli alberi e ha continuato a spingere via le persone per impedire la semina. Nonostante ciò circa 20 alberi sono stati piantati con successo.
In al Walaje i manifestanti hanno marciato fino al sito di costruzione del muro che circonderà il loro villaggio. Quattro persone sono state arrestate a caso con l'unico obiettivo di dissuadere le persone a dimostrare. Sono state fortunate ad essere rilasciate poco dopo, avrebbe potuto altrettanto facilmente finire in un processo con false accuse. Gli organizzatori prevedono di tenere manifestazioni la domenica a settimane alterne.
Fonte: AATW