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FPLP: il movimento dei prigionieri è sotto attacco dalla repressione sionista

Il ramo del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina nelle carceri dell'occupazione ha emesso un comunicato lo scorso 20 settembre nel quale dichiara che il movimento dei prigionieri oggi si trova ad affrontare un feroce attacco da parte del nemico sionista e dei suoi meccanismi di repressione, in particolare lo Shin Bet e l'amministrazione carceraria. Queste agenzie stanno limitando la vita dei detenuti, proibendo visite dei familiari, riducendo i principali alimenti di base per i prigionieri, aumentando i trasferimenti arbitrari e impedendo l 'accesso alla televisione in lingua araba.

I crimini dell'amministrazione carceraria non finiscono qui: ha anche intensificato la politica di negazione delle cure mediche. Tutte queste azioni si sono basate su motivazioni inconsistenti legate all'eroica lotta del nostro popolo nella Striscia di Gaza e le conquiste delle forze di resistenza che hanno dato al nemico sionista una lezione che non dimenticherà mai. La sistematica politica di repressione attuata dal nemico ha avuto il suo esito inevitabile nella morte dell’eroico prigioniero Raed Jabari, nel carcere di Eshel.

Riteniamo l'Amministrazione Penitenziaria e lo Stato sionista responsabili per questo crimine e chiediamo che i funzionari siano portati davanti alla giustizia e condannati per le loro colpe. Chiediamo ai funzionari palestinesi che si assumano le loro responsabilità politiche di proteggere i prigionieri e tutto il loro popolo dall’occupante e le sue politiche razziste, ponendo la questione al Tribunale penale internazionale per perseguire i criminali di guerra sionisti per i loro massacri contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza.

Inoltre, i funzionari palestinesi devono terminare la loro battaglia interna con dichiarazioni sui media in cui cercano di accusare il nostro popolo e la resistenza messa in campo durante l’aggressione a Gaza, mentre si rifiuta di agire per portare l'occupazione di fronte alla giustizia per i crimini efferati contro il nostro popolo.

Viva Palestina libera
Lunga vita alla lotta del nostro popolo e la loro resistenza
Onore ai martiri, guarigione per i feriti, libertà per i prigionieri

 

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Il Knesset passa una nuova legge per impedire il perdono dei prigionieri palestinesi

Secondo l’agenzia palestinese WAFA, il disegno di legge limita i poteri conferiti al presidente israeliano quando si tratta di concedere la grazia o la riduzione della pena ai prigionieri palestinesi condannati per azioni contro gli israeliani e, quindi, condannati all’ergastolo.

I poteri potranno essere tuttavia trasferiti ai tribunali.

Nell’ambito di questa nuova legge, i detenuti condannati all’ergastolo, in “situazioni pericolose”, non saranno autorizzati a richiedere una riduzione del periodo delle loro sentenze.

WAFA segnala, inoltre, che i prigionieri palestinesi condannati per omicidio non saranno autorizzati a chiedere alla corte di ridurre il periodo della loro condanna a vita prima di aver scontato 15 anni, tenendo conto che la condanna all’ergastolo ha una durata minima di 40 anni.

La legge è stata approvata su richiesta del deputato Ayelet Shaked, membro del Jewish Home Party del Knesset (parlamento israeliano).
 

Fonte: InfoPal
 

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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