Per il terzo anno consecutivo, gli studenti di Gaza hanno organizzato una serie di eventi per celebrare la Settimana dell'Apartheid israeliana.
A Gaza il contributo maggiore a questa iniziativa on-campus internazionale è in gran parte dato dal lavoro degli Studenti palestinesi della campagna per il boicottaggio accademico di Israele. Questo gruppo è stato fondato all'inizio del 2009, poco dopo l'operazione Piombo Fuso, sulla convinzione che gli studenti di Gaza avrebbero dovuto fungere da ispirazione per i gruppi di solidarietà palestinesi di tutto il mondo.
Il PSCABI ha stabilito rapporti con numerose università e gruppi di studenti in molti paesi tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia, e durante la Settimana dell'Apartheid israeliana, che inizierà il 12 marzo a Gaza, terrà eventi condivisi utilizzando media come Skype. I membri del comitato organizzativo di Gaza dell'Israeli Apartheid Week stanno lavorando senza sosta - sia tra di loro, sia con autori, poeti e gruppi di attivisti in tutto il mondo - su un programma che rifletta i successi messi a segno dalla campagna per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) contro Israele.
"Ogni anno è sempre meglio e sempre più grande", ha detto Haidar Eid, un professore di letteratura inglese dell'Università al-Aqsa di Gaza. "Quest'anno abbiamo un programma molto interessante. Abbiamo una lista di grandi oratori e attivisti. Ahdaf Soueif, autrice di “Map of Love” e “In the Eye of the Sun”, tra le altre opere di narrativa, affronterà l'impatto della rivoluzione egiziana sulla Palestina, e viceversa. Ospiteremo anche Susan Abulahwa, autrice del brillante “Mornings in Jenin”. Si parlerà dei significati dell'esilio nella narrazione palestinese. Samah Idriss, attivista BDS e intellettuale libanese sarà nostra ospite per spiegare l'importanza del BDS nel mondo arabo. Il musicista britannico Tariq Shadid [conosciuto anche come Jazz Doc] discuterà il crescente boicottaggio culturale di Israele".
Un programma ambizioso
La Settimana dell'Apartheid israeliana di Gaza si unisce ad un programma globale ambizioso. L'Israeli Apartheid Week dello scorso anno ha previsto eventi in 97 città dei sei continenti. Quest'anno, il totale è destinato a crescere, secondo l'attivista Rafeef Ziadah, artista palestinese della parola che risiede a Londra, membro della commissione di coordinamento della Settimana Internazionale dell'Apartheid israeliana. In Gran Bretagna, informa, i gruppi hanno programmato eventi in ben 15 campus.
La Settimana dell'Apartheid israeliana è nata sotto cattivi auspici. "Il primo anno è stato un umile sforzo di un gruppo di studenti dell'Università di Toronto, con il sostegno degli studenti della York University," ha ricordato Ziadah, uno speaker dell'evento del marzo 2005 in Ontario, Canada. "E' stato ovviamente attaccato sin dall'inizio, con molti sforzi lobbistici per farci cambiare il nome in qualcosa di più morbido. Ma il gruppo ha insistito perché era il momento di iniziare a utilizzare il termine apartheid sia come una definizione giuridica, sia come modo per rendere il collegamento con la lotta del Sud Africa contro l'apartheid e il suo movimento di boicottaggio ancora più evidente".
Tale connessione è risultata essenziale per l'identità della Settimana dell'Apartheid israeliana e per come si è evoluta nel corso degli scorsi sette anni. La sua partenza è stata seguita, cinque mesi dopo, dal lancio a luglio del movimento BDS. La tempistica stretta è stata una coincidenza, ha detto Omar Barghouti, uno dei fondatori sia della Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele sia del più ampio movimento BDS. "Tuttavia, la Settimana dell'Apartheid Israeliana (IAW) è diventata rapidamente l'attività più importante nei campus del movimento globale BDS", ha aggiunto.
Il dovere di boicottare
"L'obiettivo della IAW, qui e ovunque, è quello di educare le persone sul sistema di apartheid di Israele e su come costruire il movimento BDS in tutto il mondo", ha detto Eman Sourani, un ventiduenne membro del comitato di coordinamento del PACBI. "Per i palestinesi, il BDS è un dovere: qualcosa che dovremmo sapere, e un'azione che dovremmo intraprendere".
Tra i relatori degli eventi dello scorso anno a Gaza ci sono stati Barghouti, Ziadah e lo storico israeliano Ilan Pappé. L'elevato tasso di partecipazione agli eventi, come pure il feedback positivo da parte di relatori e partecipanti, riflette il loro successo. Lina al-Sharif, una blogger palestinese che si è unita alla Settimana dell'Apartheid israeliano dello scorso anno e che ora vive in Qatar, ha risposto alla domanda se lei quest'anno vorrebbe partecipare: ha risposto con "un grande sì".
"Molte cose sono successe dalla IAW dello scorso anno", ha detto Nalan al-Sarraj, studente di giornalismo dell'università al-Aqsa. "Quest'anno, l'evento porterà molte cose al tavolo."
Omar Barghouti ha elogiato la partecipazione di Gaza all'evento mondiale. "Sono stato entusiasta di partecipare alla Settimana dell'Apartheid israeliana a Gaza lo scorso anno," ha detto. "Nonostante l'assedio e le condizioni disumane imposte dall'occupazione israeliana contro il nostro popolo a Gaza, gli attivisti sono stati in grado di mettere con orgoglio Gaza sulla mappa della IAW. Tutti impariamo le lezioni di fermezza e la resistenza all'oppressione creativa dal nostro popolo a Gaza ".
Anche a Ziadah è piaciuto molto partecipare. "Gli studenti erano tutti ansiosi di conoscere i successi del movimento BDS a livello internazionale e le vite dei palestinesi e degli attivisti palestinesi, in particolare in esilio", ha detto.
Una rapida espansione
La rapida espansione della Settimana dell'Apartheid israeliana, accanto a quella del movimento BDS, ha probabilmente sancito questi due come i progetti più importanti a livello mondiale degli attivisti pro-Palestina.
"La crescita della IAW nel corso degli anni dimostra senza ombra di dubbio che l'idea di base è stata creativa, puntuale, addirittura rivoluzionaria", ha detto Barghouti. "La Settimana dell'Apartheid israeliana ha giocato un ruolo chiave nella sensibilizzazione circa l'aspetto di apartheid del sistema di oppressione coloniale di Israele contro il popolo palestinese e nel rafforzamento delle comunità del campus per contribuire alla libertà dei palestinesi".
Essendo una mobilitazione globale, la IAW crea connessioni tra attivisti di Gaza, isolata dall'assedio di Israele, e le loro controparti estere.
"Oggi la Settimana dell'Apartheid israeliana agisce in modo da collegare le varie organizzazioni di solidarietà palestinesi, soprattutto quelle degli studenti, in una azione unitaria coordinata a livello internazionale", ha detto Ziadah. "E agisce contro la frammentazione dei palestinesi perché vede il popolo palestinese come una sola entità – le cui parti naturalmente vivono in condizioni diverse -, come un unico popolo in cerca di liberazione. L'unico aspetto che non mi è piaciuto della mia partecipazione alla Settimana dell'Apartheid israeliana di Gaza dell'anno scorso è che è avvenuta necessariamente via Skype. Mi ha ricordato come l'apartheid israeliana ci separi gli uni dagli altri. La mia speranza è quella, un giorno, di esserci di persona."
La IAW inoltre unisce lotte simili per la liberazione, ha aggiunto. "La settimana non è solo di solidarietà con la Palestina, ma serve anche a vedere la Palestina come parte di una lotta più ampia per la giustizia sociale, globale ed economica. Essa ha svolto un ruolo importante nella sensibilizzazione e diffusione di informazioni sul sionismo, la lotta di liberazione palestinese e le sue similitudini con la lotta degli indigeni contro la sovranità in America del Nord e con il movimento anti-apartheid del Sud Africa."
La Settimana dell'Apartheid israeliana di Gaza avrà inizio con un collegamento Skype da Soweto, in Sud Africa, e il lancio di "Palestinesi: i nuovi neri", un video musicale creato in collaborazione con artisti palestinesi e del Sud Africa. "Questo è un significativo passo avanti nel consolidamento della crescente idea a noi favorevole, vale a dire la natura di apartheid dello stato di Israele", ha detto Haidar Eid. "Questo è precisamente l'obiettivo della IAW".
"La Settimana dell'Apartheid israeliana è importante, soprattutto a Gaza, per diffondere la consapevolezza sulla campagna BDS", ha detto Eman Sourani. "E' già nota in tutto il mondo. Ma è anche un movimento palestinese, e un modo fondamentale per i palestinesi di partecipare alla loro liberazione".
Rana B. Baker, 20 anni, è una studentessa di amministrazione per il business a Gaza e membro del PSCABI. I post di Rana si trovano su “The Electronic Intifada” e su “Palestine: Memory Drafts and Future Alleyways”; può essere seguita su Twitter all'indirizzo @RanaGaza.
Joe Catron è membro della Campagna USA per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (USACBI) ed è un attivista della solidarietà internazionale a Gaza. Il suo blog è www.joecatron.wordpress.com e può essere seguito su Twitter all'indirizzo @ jncatron.
Entrambi sono membri della commissione organizzativa della Settimana dell'Apartheid Israeliana di Gaza.
Rana Baker e Joe Catron
Traduzione a cura di PalestinaRossa
Fonte: Electronic Intifada