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I palestinesi chiedono sanzioni contro Israele per fermare l'annessione illegale

Decine di organizzazioni della società civile palestinese hanno invitato i governi ad adottare "contromisure efficaci, comprese le sanzioni" per "fermare l'annessione illegale da parte di Israele".

In una dichiarazione pubblicata oggi [italiano], decine di organizzazioni della società civile palestinese, associazioni professionali, sindacati, gruppi per i diritti umani e di advocacy e reti, che rappresentano una stragrande maggioranza della società civile palestinese, hanno invitato i governi adottare "contromisure efficaci, comprese le sanzioni" per "fermare l'annessione illegale della Cisgiordania occupata e le gravi violazioni dei diritti umani da parte di Israele."

I gruppi hanno denunciato il dominio israeliano sul popolo palestinese come un "regime di apartheid di discriminazione razziale, segregazione ed espansione territoriale che è sancito dalla legge nazionale israeliana".

Hanno affermato che le critiche e le denunce retoriche da parte delle Nazioni Unite e dei suoi membri da sole” sono insufficienti a dissuadere gli atti illegali di Israele e che gli Stati devono adottare queste “misure concrete che conferiscano efficacia ai loro obblighi internazionali".

In particolare, la dichiarazione della società civile palestinese invita gli Stati a intraprendere le seguenti azioni per fermare l'annessione illegale di Israele:

  • Mettere al bando il commercio di armi e la cooperazione nel settore militare e della sicurezza con Israele.
  • Sospendere gli accordi di libero scambio con Israele. 
  • Proibire qualsiasi commercio con le colonie illegali israeliane e assicurare che le aziende evitino / terminino affari con il progetto coloniale illegale di Israele.
  • Garantire che gli individui e i soggetti aziendali responsabili di crimini di guerra / crimini contro l'umanità nel contesto del regime israeliano di occupazione illegale e di apartheid siano assicurati alla giustizia.

La dichiarazione che chiede di contrastare l'"incombente annessione" di Israele è stata emessa dal Palestinian Human Rights Organizations Council (PHROC), che rappresenta undici organizzazioni palestinesi per i diritti umani. Altri firmatari iniziali della lettera includono diversi sindacati palestinesi e la rete delle ONG palestinesi (PNGO), che rappresenta 69 organizzazioni non governative palestinesi. Altri gruppi della società civile palestinese dovrebbero firmare la dichiarazione nei prossimi giorni.

I gruppi della società civile palestinese hanno affermato che questi passi sono necessari perché "il nuovo governo israeliano di destra ancora una volta intende annettere formalmente ampie zone dei Territori Palestinesi Occupati (TPO)".

Hanno rilevato che "l'annessione de jure concluderebbe anni di annessione graduale de facto attraverso l'appropriazione della terra, lo spostamento forzato di popolazione palestinese e il trasferimento di popolazione di coloni israeliani nei TPO.

La lettera ha citato i precedenti di azioni simili intraprese in passato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e dal Consiglio di Sicurezza nel condannare l'apartheid e ha elogiato "gli oltre 130 parlamentari britannici che hanno esortato il governo del Regno Unito ad adottare sanzioni qualora il governo israeliano dovesse proseguire con il suo piano di annessione."
 


Fonte: BNC
Traduzione di BDS Italia
 

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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