Il Fronte popolare per la liberazione della Palestina denuncia un completo disgregamento delle condizioni di vita e di salute nella Striscia di Gaza a seguito delle politiche di punizione collettive adottate dall'Autorità Nazionale Palestinese e dal suo governo, che ha portato nei giorni scorsi al crollo delle infrastrutture della Striscia in particolare nei settori dell'elettricità e della salute, ed invita a porre immediatamente fine a questa politica.
Il Fronte ha affermato che queste misure riflettono una politica di punizione collettiva e chiede al Comitato esecutivo dell'OLP di sollevare la copertura per smascherare i responsabili e le forze che conducono e indirizzano da dietro le quinte tali politiche tenendo in ostaggio oltre due milioni di palestinesi.
Il prezzo pagato dal popolo palestinese nella Striscia è molto più costoso di qualsiasi guadagno fazioso o di limitati risultati ottenuti da un partito che cerca di realizzare questo o altro manipolando la vita di civili innocenti.
Il FPLP ha anche incolpato il silenzio e l’inattività delle Nazioni Unite e delle istituzioni internazionali responsabili della vita del popolo palestinese nella Striscia di Gaza mentre i servizi vitali come l'elettricità, l'acqua e la salute sono interrotti minacciando un disastro umanitario per la vita di migliaia di persone.
Il Fronte ha dichiarato e sottolineato che l'occupazione è la responsabile di tutti questi reati, ha infine avvertito che le conseguenze dell'assedio continuo imposto alla Striscia di Gaza da oltre dieci anni non tarderanno a manifestarsi . L'esplosione popolare rimbalzerà contro l'occupazione e contro tutti coloro che avranno contribuito alla scalata di sofferenze inflitte al nostro popolo.