Dal primo al dieci febbraio 2012, il Badil e lo Zochrot hanno svolto una visita di studio intensivo a Cape Town, Sud Africa. La visita è stata effettuata nell'ambito di un più ampio progetto congiunto volto ad esaminare gli aspetti pratici della realizzazione del diritto al ritorno dei rifugiati e degli sfollati palestinesi. Il programma a Cape Town è iniziato con un incontro tenuto dall'arcivescovo Desmond Tutu nella Cattedrale di Città del Capo in cui questi ha condiviso i suoi pensieri sul sionismo e sul razzismo partendo dalla situazione di post-apartheid del Sud Africa. La visita si è conclusa con un workshop di due giorni in cui i partecipanti hanno sviluppato le proprie idee sul ritorno dei profughi palestinesi.
I diciassette partecipanti provenienti dalle due organizzazioni hanno visitato e ascoltato, da parte delle vittime, degli esperti e degli attivisti, alcune testimonianze sulla rimozione forzata durante i decenni di Apartheid in Sud Africa. Tra queste, quelle dei residenti del Distretto Sei di Città del Capo e delle borgate di Guguletu e Langa che hanno condiviso le loro esperienze di allontanamento forzato e di ritorno. Il gruppo ha anche ascoltato dall'Istituto per gli studi sulla povertà, la terra e l'agricoltura (presso l'Università del Western Cape e senior Giudice Siraj Desai) le testimonianze sui successi sudafricani e sui fallimenti nel tentativo di restituire e redistribuire le terre e le abitazioni alla popolazione nera che era stata sfollata.
Oltre a indagare circa le questioni della terra circostante e del ritorno, il gruppo ha visitato e ascoltato alcuni esperti ed attivisti coinvolti in altri aspetti delle riparazioni e riconciliazioni del post-apartheid. Durante gli incontri sono stati affrontati temi quali la povertà, gli alloggi, la commemorazione, la guarigione, la giustizia di transizione, la solidarietà con la Palestina e la recrudescenza di xenofobia nei confronti dei lavoratori migranti africani degli anni passati. Questi temi sono stati discussi durante le visite e gli incontri con il "Centro di azione diretta per la Pace e la memoria", l'associazione "Persone contro l'Oppressione, la Sofferenza e la Povertà" (PASSOP), la "campagna Anti-Sfratto", il "Museo del Distretto Sei", il "Robben Island Museum", il "Museo della Palestina", il "Palestine Solidarity Group", l'"Istituto per la Guarigione e i Ricordi" e il "Centro per lo studio sulla Violenza e la Riconciliazione".
Tutte queste esperienze hanno aiutato i partecipanti a sviluppare i loro propri punti di vista sugli aspetti pratici, sugli ostacoli e su altri elementi del ritorno dei palestinesi. Al termine della visita, i partecipanti hanno portato la loro esperienza in un intenso workshop di due giorni in cui hanno collegato ciò che hanno visto e sentito a Città del Capo con le loro idee sulla realizzazione del diritto al ritorno, della restituzione e della compensazione per i rifugiati palestinesi interni e per gli sfollati. Al termine del workshop, le organizzazioni e i partecipanti hanno espresso un sentito ringraziamento speciale ai Reverendi Edwin Arrison, Aslam Levy, al professor Heidi Grunebaum e al personale della Guest House di St. Paul per la loro generosità e il sostegno che hanno reso il viaggio estremamente utile e fecondo, così come hanno espresso un ringraziamento speciale a HEKS-EPER per aver reso possibile il viaggio.
Nelle prossime settimane, il Badil e lo Zochrot pubblicheranno e diffonderanno una descrizione dettagliata della visita, nonché una relazione sul workshop che sperano possa essere utilizzata come piccolo contributo allo sviluppo di un programma per il risarcimento dei rifugiati (ritorno, restituzione, compensazione e riabilitazione).
Nidal al-Zeghier
Traduzione a cura di PalestinaRossa