La Procura della Repubblica di Milano, intrufola i suoi “uomini” dentro il corteo del 25 aprile 2018 con telecamera, mischiati e confusi tra bandiere sioniste dello stato di Israele, si soffermano in particolare in San Babila dove centinaia di uomini, donne e bambini son lì a manifestare solidarietà verso la Resistenza palestinese, a condannare i crimini dello stato ebraico, come amano definirsi i sionisti.
Raccolgono elementi per avviare un procedimento giudiziario contro chi esprime posizioni antisioniste e in seguito a ciò ora in cinque siamo rinviati a giudizio per manifestazione non autorizzata e incitamento all’odio razziale. Questo è il contributo che la Procura vuole dare alla campagna sionista internazionale tesa ad equiparare l’antisionismo all’antisemitismo. L’udienza preliminare è già stata fissata il 10/3/2020.