Antirazzismo

Più di 450 organizzazioni in tutto il mondo chiedono all'ONU un'inchiesta sull'apartheid israeliana

Risposta globale all'apartheid israeliana: un appello all'Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA) da parte delle organizzazioni della società civile palestinesi e internazionali

L'apartheid è un crimine contro l'umanità, che comporta una responsabilità penale individuale e la responsabilità per uno Stato di porre fine alla situazione illegale. Nel maggio 2020, un gran numero di organizzazioni della società civile palestinese ha fatto appello a tutti gli Stati affinché adottassero "contromisure efficaci, comprese le sanzioni, per porre fine all'acquisizione illegale da parte di Israele del territorio palestinese mediante l'uso della forza, al suo regime di apartheid e alla sua negazione del nostro diritto inalienabile all'autodeterminazione ".

Il principale sindacato del Regno Unito approva una mozione anti-apartheid contro Israele

Il principale sindacato britannico, il Trades Union Congress [Congresso dei Sindacati] (TUC), ha approvato una mozione che riconosce Israele come Stato che pratica l’apartheid e fa appello di continuare ad appoggiare il popolo palestinese.

Martedì il TUC, che ha quasi sei milioni di iscritti, ha votato a favore di una mozione presentata da Unite the Union [Unire il Sindacato, il più grande sindacato generale del Regno Unito, ndtr.] che si oppone al piano dell’attuale governo israeliano di annettere oltre il 30% della Cisgiordania.

Raccolta di firma urgente: rifiutiamo il discorso di Abbas e presentiamo le nostre richieste!

I sottoscritti, le istituzioni, le associazioni e le forze arabe e palestinesi in patria e della diaspora rifiutiamo quanto affermato nel discorso del presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, pronunciato durante l’incontro con le fazioni arabe, nella città occupata di Ramallah, il 3 settembre 2020. Con questa pubblica dichiarazione vogliamo esprimere la nostra posizione dinnanzi all’opinione pubblica palestinese e con l'augurio che il maggior numero di istituzioni, centri e associazioni arabe e palestinesi vi aderiscano.

Le ragioni del rifiuto del suddetto discorso sono le seguenti:

Lettera aperta di Francesco Giordano per i fatti del 25 aprile 2018: "Una piccola storia ignobile"

A Milano, io ed altri quattro compagni, siamo stati denunciati per fatti ridicoli e risibili, ma con l’infamante accusa “per finalità di odio etnico e razziale”.

Da circa un anno sono circolati diversi documenti prodotti dai 5 compagni, oggi propongo una mia personale riflessione avendo vissuto tutto il percorso del presidio in Piazza San Babila per contestare la presenza delle bandiere sioniste.

Il tentativo di criminalizzare quanti hanno partecipato durante i 15 anni passati è chiaramente politico ed al servizio di quelli che sostengono apertamente il genocidio dei palestinesi.

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Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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