Una combinazione di pratiche, leggi e politiche statali Israeliane hanno come scopo il totale sfollamento ed esproprio della popolazione indigena palestinese; esercitando un controllo completo attraverso un sistema di apartheid e di occupazione, questo sistema complesso mira a colonizzare l’intero territorio palestinese (noto anche come “Palestina storica” o “Palestina mandataria”). Pertanto, Israele non si limita ai Palestinesi che vivono nei Territori Occupati Palestinesi (TOP) ma ha come obiettivo anche i Palestinesi che vivono nel lato Israeliano della linea dell’armistizio del 1949 (Green Line).
Il trattamento Israeliano dei Palestinesi sia all’interno d’Israele che nei TOP, costituisce un regime discriminatorio che ha come scopo primario controllare la massima quantita’ di terra con il minor numero di popolazione indigena palestinese che vi risiede su di essa. Le componenti principali di questa struttura servono a violare nei vari settori i diritti dei Palestinesi, quali la nazionalita’, la cittadinanza, la residenza e la proprieta’ terriera. Questo sistema originariamente e’ stato applicato durante la Nakba palestinese nel 1948, con l’obbiettivo di dominare ed espropriare tutti i Palestinesi che sono stai forzatamente sfollati durante la Nakba, tra cui i 150,000 Palestinesi che sono riusciti a rimanere all’interno della linea della’armistizio del 1949, per poi diventare cittadini Palestinesi d’Israele.