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180 organizzazioni della società civile chiedono agli chef internazionali di ritirarsi dalle Round Tables di Tel Aviv

Fuori l'apartheid dal menù

Alla cortese attenzione di:

Il popolo palestinese deve darsi un progetto di liberazione nazionale

“Alle spalle del verde villaggio giordano di Karameh, la terra si alza in impervie colline pietrose dove un campo profughi Palestinese era il quartier generale dei combattenti rivoluzionari palestinesi. Nel marzo del 1968 la forza d’assalto israeliana, nelle prime nebbie del mattino, marciò su Karameh decisa ad eliminare in poche ore lo zoccolo duro della resistenza palestinese. Prima di mezzogiorno tutto era distrutto, ma quelle bande di combattenti armati alla leggera e del loro coraggio furioso, non cedettero ed Israele dovette ritirarsi velocemente, abbandonando veicoli e carri armati. In poche ore la notizia della battaglia si diffuse ovunque e tutti i giovani del mondo cominciarono ad indossare le kefie quadrettate palestinesi, come simbolo della rivoluzione e della forza dei deboli.”

La situazione in Palestina sta peggiorando sempre di più. I media italiani non ne parlano, se non quando sentono di dover prendere posizione in difesa dello Stato d'Israele.

Considerazioni sul progetto sionista

In Palestina, dopo settimane di arresti, pestaggi, torture e uccisioni di giovani, uomini e donne palestinesi, oggi 24 luglio 2017, Netanyahu ‘ha fatto un passo indietro’ togliendo i metal detector dall’ingresso della moschea di  al-Aqsa.

Centinaia di palestinesi sono stati sequestrati a Gerusalemme: i rapporti mensili documentano gli arresti di massa che hanno colpito la popolazione. I cittadini di Gerusalemme hanno subito i continui attacchi dei coloni atti a demolire le loro residenze e a costringere le loro famiglie  a subire la confisca delle terre.

Comunicato dalla sezione nelle prigioni del FPLP: costituire un coordinamento nazionale per guidare la lotta aperta contro l’occupazione

Pubblichiamo di seguito un’importante dichiarazione rilasciata dai prigionieri del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina nelle prigioni dell'occupazione.

Che la rivolta di Gerusalemme si diffondi in tutta la nazione e si prepari ad affrontare le fasi successive

Alla nostra gente risoluta di Gerusalemme, la nostra eterna capitale, porgiamo i nostri saluti mentre proseguite con sacrificio e spirito rivoluzionario il processo di rivolta e la continua escalation di resistenza nel confronto con l'aggressione sionista.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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