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Mizher: la Resistenza si deve unire per affrontare crimini come l'uccisione della bambina Hala Abu Sbeikha

Le aggressioni sioniste continuano a bersagliare i palestinesi sotto diverse forme, bombardando civili innocenti nelle aree di "confine" e oggi prendendo di mira bambini innocenti attraverso bombardamenti indiscriminati di abitazioni, come l’assassinio di Hala Abu Sbeikha; la denuncia del compagno Jamil Mizher, membro del comitato centrale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

Mizher ha aggiunto che l’uccisione della bambina di 3 anni Abu Sbeikha e il ferimento di un certo numero di civili palestinesi dimostrano la brutalità di un’occupazione criminale che continua la sua aggressione anche contro i palestinesi in Cisgiordania, attraverso la costruzione di colonie, la giudaizzazione di Gerusalemme, l’imposizione di fatti sul terreno e la repressione della resistenza.

L'Unione europea sanziona gli insediamenti ma non lo Stato che li ha istituiti

All'inizio di quest'anno l'Unione europea ha adottato delle linee guida, secondo le quali viene distinto lo Stato di Israele dalle sue "entità" nei Territori palestinesi che Israele occupa sin dal 1967. Tali linee guida non consentiranno a queste entità, a partire dal 2014, l'accesso a sovvenzioni europee, premi e ad altri strumenti finanziari.

Detta così, la decisione dell'Unione europea sembra rappresentare un cambiamento fondamentale, essenziale e positivo nella politica europea nei confronti della Palestina. Tuttavia, sarebbe meglio che i Palestinesi e i movimenti di solidarietà non facessero grande affidamento su questa decisione dell'UE. Essa suona infatti come "anti-occupazione", ma in realtà serve a legittimare il sistema coloniale israeliano, il vero motore dell'occupazione, "entità" comprese.

Lettera di 114 europarlamentari che chiedono alla Ashton di implementare correttamente le Linee Guida UE sugli insediamenti israeliani

In una lettera inviata all'Alto Rappresentante della politica estera dell'UE, Catherine Ashton, 114 membri del Parlamento europeo hanno chiesto una piena e corretta attuazione delle nuove linee guida dell'Unione europea che entreranno in vigore il 1° gennaio 2014.

Le linee guida vietano qualsiasi sovvenzione dell’UE a progetti israeliani nei Territori palestinesi occupati e prestiti o premi a enti israeliani con operazioni in Cisgiordania, nelle Alture del Golan o a Gerusalemme est. Richiedono inoltre che in ogni nuovo accordo con Israele sia esplicitato che queste aree non fanno parte di Israele, e, pertanto, non sono inclusi nell’accordo.

L'Unione Europea starebbe per modificare le sue linee guida sui finanziamenti delle colonie israeliane

Il giornale israeliano Maariv ha riportato la notizia secondo cui l’Unione Europea, in collaborazione con funzionari israeliani, starebbe per introdurre alcune modifiche che permetterebbero alle istituzioni israeliane locate e/o che traggono profitti dai Territori Occupati di continuare a godere dei finanziamenti europei.

Le nuove modifiche permetterebbero alle compagnie e alle istituzioni israeliane di spostare I loro capitali in investimenti nelle colonie e nelle imprese che operano al di là della Linea Verde attraverso le loro società sussidiarie e le loro divisioni, il tutto mentre il loro principale budget operativo continuerebbe ad essere nutrito coi finanziamenti europei. Se implementato, questo nuovo meccanismo permetterebbe ad Israele di partecipare al prestigioso programma Horizon 2020, il quale porterebbe ad un totale di 300 mln di € in finanziamenti per le istituzioni scientifiche ed accademiche israeliane.

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Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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