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Scrivi agli Europarlamentari italiani: Sostenere le nuove Linee Guida per escludere le colonie israeliane dai Programmi UE

Nel luglio del 2013, la Commissione Europea ha annunciato nuove linee guida che mirano a impedire ai progetti israeliani negli insediamenti illegali di ricevere finanziamenti europei per la ricerca e a evitare che aziende e istituzioni israeliane che operano all'interno degli insediamenti illegali possano partecipare a strumenti finanziari come i prestiti europei. Le nuove linee guida sono state largamente accolte da organizzazioni della società civile palestinesi ed europee.

Ma ora Israele e i suoi sostenitori stanno facendo pressione sull'Unione Europea affinché essa abbandoni le nuove linee guida. Vi è un rischio reale che la Commissione ceda alle pressioni israeliane e decida di continuare a finanziare e sostenere i progetti e le organizzazioni israeliane che si trovano nel territorio palestinese occupato. Questo invierebbe il messaggio pericoloso che l'Unione Europea non ha la volontà politica di far pressione su Israele per porre fine i suoi crimini di guerra e per sì che rispetti il diritto internazionale.

151 organizzazioni chiedono a Ben & Jerry's di troncare i suoi legami con le colonie israeliane

La campagna internazionale per porre fine alla complicità dell’azienda Americana Ben & Jerry’s con il regime di occupazione israeliana e con le colonie illegali sta continuando a guadagnare slancio.

Il 9 Settembre, l’associazione Vermonters for a Just Peace in Palestine/Israel ha indirizzato una lettera aperta [1] all’amministratore delegato dell’azienda Jostein Solheim sottoscritta da 151 organizzazioni della società civile, in cui si chiede alla compagnia di “rispettare i propri valori sociali assicurandosi che i prodotti che commercializza non siano venduti, forniti o distribuiti nelle colonie israeliane”.

BlogFest: SodaStream simbolo dell'apartheid? A noi va bene comunque

SodaStream sarà sponsor premium del BlogFest, evento che riunisce tutto ciò che in Italia gravita attorno alle community della rete, che abbiano origine dai blog, da Facebook, da Twitter, dalle chat e dai e da qualsiasi altra forma sociale di comunicazione, in previsione a Rimini in questi giorni dal 20 al 22 settembre.

SodaStream sarà l’acqua ufficiale dell’evento e sarà presente a ogni appuntamento dell’agenda di conferenze e appuntamenti per gli appassionati del mondo digitale. Più in particolare, SodaStream sarà presente all’accoglienza con un corner dedicato nel BaseCamp dove offrirà acqua gasata e bibite frizzanti e con stand in tutte le sale conferenze per i relatori e il pubblico.

Tutti i partecipanti alla BlogFest troveranno all’interno del Welcome Pack un buono sconto da 20 euro per l’acquisto di uno o più prodotti sul sito.

Contattati su twitter da BDS Italia, BlogFest non ha ancora risposto alla nostra domanda: perché SodaStream, che trae profitti da oppressione, occupazione e Apartheid, è sponsor premium del vostro evento?

Le nuove linee guida testano la forza di volontà dell'Unione Europea

Un gruppo di 51 membri del Parlamento Europeo ha scritto all'Alto Rappresentante della Politica Estera dell'UE Catherine Ashton, in quello che è l'ultimo di una serie di appelli rivolti all'Europa atti ad incitarla a non annacquare o ritirare le nuove linee guida che proibiscono all'Europa di riconoscere la sovranità di Israele sulla Cisgiordania e sulla Striscia di Gaza.

Annunciate a Luglio, le nuove linee guida dovrebbero nello specifico bloccare i finanziamenti europei a quei progetti israeliani locati nei Territori Occupati, e sospendere i prestiti alle compagnie e alle istituzioni israeliane che operano in Cisgiordania.

In questo momento storico, l'Unione Europea sta affrontando un importante test della sua capacità di volontà, data la grande pressione portata da Israele, dalle sue lobby presenti in Europa e dagli Stati Uniti per abrogare o annacquare queste nuove linee guida, con lo stato ebraico che ha dichiarato che non prenderà parte al nuovo grande progetto di ricerca e sviluppo Horizon 2020 se le nuove direttive non verranno per lo meno modificate.

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Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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