Nel luglio del 2013, la Commissione Europea ha annunciato nuove linee guida che mirano a impedire ai progetti israeliani negli insediamenti illegali di ricevere finanziamenti europei per la ricerca e a evitare che aziende e istituzioni israeliane che operano all'interno degli insediamenti illegali possano partecipare a strumenti finanziari come i prestiti europei. Le nuove linee guida sono state largamente accolte da organizzazioni della società civile palestinesi ed europee.
Ma ora Israele e i suoi sostenitori stanno facendo pressione sull'Unione Europea affinché essa abbandoni le nuove linee guida. Vi è un rischio reale che la Commissione ceda alle pressioni israeliane e decida di continuare a finanziare e sostenere i progetti e le organizzazioni israeliane che si trovano nel territorio palestinese occupato. Questo invierebbe il messaggio pericoloso che l'Unione Europea non ha la volontà politica di far pressione su Israele per porre fine i suoi crimini di guerra e per sì che rispetti il diritto internazionale.