Il 3 giugno, Mahmoud Sarsak, calciatore della nazionale palestinese di calcio è arrivato a 80 giorni di un estenuante sciopero della fame. E' riuscito a sostenere lo sciopero della fame nonostante circa duemila palestinesi detenuti abbiano sospeso lo sciopero della fame 28 giorni fa.
La storia dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele parla di una realtà comune fatta di detenzioni illegali e maltrattamenti diffusi, ma il destino di Sarsak può essere visto unico nel proprio contesto. Il calciatore, che una ha portato il nome e la bandiera della sua nazione alle arene internazionali, è stato arrestato dai soldati israeliani nel luglio 2009 mentre era con la squadra nazionale in Cisgiordania. Sarsak è stato etichettato come un 'combattente illegale' dal sistema giudiziario militare Israeliano, ed è stato imprigionato senza accuse o senza regolare processo. Sarsak non è solo e lo sciopero della fame continua. Akram al-Rekhawi, un prigioniero diabetico che ha bisogno di adeguate cure mediche ha rifiutato il cibo per oltre 50 giorni. Nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo, entrambi gli uomini sono in terribili condizioni di salute. Sarsak, una volta un possente atleta, ora è scheletrico e irriconoscibile. Il già malato al-Rekhawi sta morendo.