C'è una piccola torsione nel racconto, però. Il protagonista palestinese di questa storia - intellettuale marxista e dissidente Salameh Kaileh - è stato arrestato, torturato e poi deportato dal regime siriano che da tempo si dipinge come un paladino della causa palestinese e baluardo della resistenza al sionismo e all'imperialismo.
Nelle prime ore del 24 aprile, agenti dei servizi segreti siriani in borghese hanno fatto irruzione in casa di Kaileh Barzeh, in un quartiere a Damasco, e lo hanno arrestato. Il suo legale Anwar Bunni, avvocato dei diritti umani presso il Centro siriano per gli studi legali e di ricerca, ha detto che Kaileh è stato arrestato a casa sua "senza spiegazione" e che la sua cattura è l'ennesimo tentativo di"imbavagliare" la libertà di espressione in Siria.