Detenzione amministrativa

Per cosa stanno lottando i prigionieri politici palestinesi

Il caso del combattente per la libertà Khader Adnan ci ricorda dove si trova la forza del popolo palestinese. Questa è la forza che è stata sperperata e dissipata nel processo di Oslo e la ricerca di uno stato a scapito della liberazione nazionale.

Con il suo storico sciopero della fame e la sua eroica determinazione nella lotta contro lo Stato occupante, Adnan ha riaffermato un principio importante della resistenza ai regimi coloniali: quando le persone, o gli individui, che sono le vittime rimangono risoluti, il mondo reagisce. L'empatia si trasforma in solidarietà, che a sua volta può alimentare un crescente movimento di sostegno alla lotta in grado di scuotere le fondamenta del sistema colonialista.

La destra israeliana contro la solidarietà con Khader Adnan

La destra israeliana in parlamento utilizza la solidarietà globale per Khader Adnan come strumento per promuovere l'eliminazione dei parlamentari palestinesi dalla Knesset e per criminalizzare gli israeliani che si oppongono alle politiche israeliane.

Il 21 febbraio Khader Adnan ha accettato di revocare il suo sciopero della fame attivato per protestare contro la sua detenzione amministrativa e i trattamenti inumani da parte delle autorità israeliane. Il 66esimo giorno del suo sciopero, gli avvocati di Adnan hanno negoziato un accordo con il procuratore militare israeliano per permettere ad Adnan di uscire il 17 aprile invece dell'8 maggio, e per evitare che il suo ordine di detenzione amministrativa non venisse rinnovato.

Il deputato della Knesset Danny Danon (Likud) si è scagliato contro questo accordo, dicendo che è "un pericoloso precedente". Danon ha anche chiesto un dibattito immediato alla Knesset sulla questione, definendo i procuratori "capitolati al terrorismo" e sostenendo che "questo accordo stravolge il significato del sistema dei valori israeliani."

Perché lo sciopero della fame di Hana al-Shalabi è il fulcro della festa della donna in Palestina

I palestinesi quest'anno hanno ricordato la Giornata Internazionale della Donna (8 marzo) con azioni di solidarietà per Hana al-Shalabi, da più di tre settimane in sciopero della fame in segno di protesta per la detenzione amministrativa senza accusa né processo che Israele le sta imponendo.

Al-Shalabi è la seconda prigioniera palestinese delle scorse settimane - il primo è stato Khader Adnan, che ha concluso il suo digiuno dopo 66 giorni - ad usare lo sciopero della fame come strumento per attirare l'attenzione di Israele sull'uso della detenzione amministrativa e sul maltrattamento dei prigionieri palestinesi.

Un nuovo giorno di arresti e detenzioni senza processo

La questione dei prigionieri palestinesi resta al centro del conflitto. La detenzione per ragioni politiche la longa manus dell’occupazione israeliana. E oggi si accavallano notizie di nuovi arresti. Fino in Indonesia.

Dopo lo sciopero della fame di Khader Adnan, lungo 66 giorni, con la quale il prigioniero politico palestinese è riuscito a piegare le autorità israeliane, ieri è giunta la notizia della sentenza del tribunale militare israeliano di fronte al quale è stato presentato il caso di Hana Shababi.

Pages

Subscribe to RSS - Detenzione amministrativa

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

PalestinaRossa newsletter

Resta informato sulle nostre ultime news!

Subscribe to PalestinaRossa newsletter feed

User login