Detenzione amministrativa

Dopo Khader Adnan, la detenuta Hana in sciopero della fame

Ha iniziato oggi il suo undicesimo giorno di sciopero della fame nel carcere israeliano dove è rinchiusa. Hana Shalabi era stata rilasciata lo scorso ottobre a seguito dello scambio di prigionieri fatto tra Israele ed Hamas. Ma dopo soli quattro mesi di libertà, è stata nuovamente arrestata.


La madre di Hana con la foto della figlia (foto dal sito Maan News)

Il 17 febbraio 2012 le autorità israeliane sono andate a prenderla nella sua casa di Burqin, un piccolo villaggio nel nord della Cisgiordania vicino a Jenin. Secondo il racconto dei genitori, l'esercito ha fatto un'incursione improvvisa nell'abitazione e ha danneggiato e svaligiato la casa. Hana, 29 anni, è stata messa in detenzione amministrativa. Dal quel momento, ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro questa misura cautelare che viola qualsiasi convenzione per la tutela dei prigionieri. E da tre giorni anche i suoi genitori, in solidarietà, hanno iniziato a rifiutare il cibo.

In risposta alle accuse di Finkelstein contro il movimento BDS

In un'intervista (visionabile in questa pagina) Finkelstein accusa il movimento BDS di non essere chiaro rispetto alla questione del diritto di esistere di Israele, dicendo che mentre utilizza la legge internazionale per rivendicare il diritto dei palestinesi - i tre punti della campagna riguardano la fine dell'Apartheid e dell'occupazione, il diritto al ritorno dei profughi e la parità dei diritti per gli arabi che vivono in Israele - al tempo stesso non si esprime chiaramente rispetto al riconoscimento di Israele, che pure è sancito dal diritto internazionale.

E' la "Settimana dell'Apartheid israeliano". Basta dire la verità.

Il  movimento Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni  sta promuovendo l'annuale Settimana dell'Apartheid israeliano. Eppure quest'anno, c'è qualcosa di diverso - la gente ha cominciato dicendo la verità sul BDS.

Ancora una volta nei campus di tutto il mondo, il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), il movimento sta organizzando la sua ottava edizione della Settimana dell'Apartheid Israeliano.

Turista fai da te? Non andare in Israele!

Quello del turismo è uno degli strumenti che Israele più utilizza per mostrare un'immagine di sé democratica ed accogliente. Centinaia di manifesti che ci invitavano a visitare lo stato sionista hanno, negli scorsi mesi, riempito le stazioni delle metro e i pannelli pubblicitari di moltissime città italiane.

Poi è arrivato, puntuale come ogni anno, il BIT, la fiera internazionale del turismo di Milano, in cui ogni paese presenta, attraverso un proprio stand, le bellezze della sua terra. Anche Israele, con il suo imponente stand piazzato al centro dell'Europa, era lì per mostrare le bellezze della sua terra, in cui è stata ovviamente anche inserita Gerusalemme.

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Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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