Quest'estate la Palestina ha vissuto due vicende importanti.
Il primo ha avuto inizio il 12 giugno, quando Bilal Kayed, palestinese e militante del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (Fplp), doveva essere scarcerato dopo 14 anni e sei mesi di detenzione, accusato di aver partecipato ad azioni durante l’Intifada. Ovviamente senza prove.
Durante questo periodo di detenzione Bilal ha partecipato alle lotte in carcere, è maturato politicamente e non si è mai arreso alla repressione sionista, anche per questo è stato costretto a lunghi periodi di isolamento.
I sionisti una settimana prima della dovuta scarcerazione avevano deciso che Bilal non doveva essere rilasciato, condannandolo, senza accuse, senza prove, senza processo, a 6 mesi di detenzione amministrativa.