Diritto al ritorno

Il menu completo dei diritti

Negli anniversari della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Risoluzione ONU 194 che afferma il diritto dei rifugiati palestinesi di ritornare alle loro case, il movimento di BDS insiste “sul menu completo dei diritti" per i palestinesi autoctoni.

Non sono interessato a raccogliere briciole di pietà gettate dalla tavola di qualcuno che si considera il mio padrone. Voglio il menu completo dei diritti." -- Arcivescovo emerito Desmond Tutu

Nessuna impunità per la pulizia etnica a Gerusalemme - Boicotta Israele ora

Lunedì Israele ha commesso il suo più grande crimine dal 1967 in tema di pulizia etnica contro il quartiere palestinese di Wadi Hummus, nella Gerusalemme Est occupata. Nel corso di un raid militare iniziato all'alba, i soldati israeliani hanno distrutto, in poche ore, le case di centinaia di famiglie palestinesi. Questo attacco è arrivato quasi immediatamente dopo l'autorizzazione delle demolizioni da parte di un tribunale militare israeliano. A Wadi Hummus altre 116 case si trovano a rischio imminente di demolizione.

La rilevanza di questa azione non è data soltanto dalla sua grande estensione.

Dalla Nakba alla Naksa, dagli Accordi di Oslo al "Piano del Secolo"

Donald Trump, alias don Vito Corleone: “un'offerta che non puoi rifiutare”.

Martedì 07 maggio 2019, il quotidiano israeliano Israel Hayom, molto vicino al primo ministro Benjamin Netanyahu, ha pubblicato alcuni dettagli del "Piano del Secolo" di Trump.

Intervista a Walid Daqqa: “Gli accordi di Oslo hanno diviso i palestinesi”

Intervista a Walid Daqqa, prigioniero politico palestinese da 34 anni nelle carceri israeliane: “Gli accordi di Oslo hanno diviso i palestinesi, il nostro popolo processerà questo gruppo dirigente. Nelle prigioni israeliane stiamo subendo l’integralismo religioso ebraico la cui influenza è crescente tra i funzionari israeliani”.

Dopo tre decenni e quattro anni di prigione, come ricordi il giorno del tuo arresto?

La memoria è selettiva e l’oblio è una grazia. Per mantenere il proprio equilibrio, quando non sei capace di dimenticare occorre una seconda linea di difesa, si ricorre alla memoria selettiva. L’arresto è uno shock per la mente e per il corpo, è il momento in cui passi dalla libertà del corpo ad una vita dove il tuo corpo è controllato, incatenato, sequestrato e preso a calci dal tuo carceriere. In quel momento la mia mente, e forse la mia anima, stava guardando da fuori questo corpo catturato come se fosse il corpo di un’altra persona, o forse la mia mente si era rassegnata con fredda razionalità mentale a non sentirsi più responsabile di quel corpo disteso incatenato a bordo della jeep. Qualunque sforzo mentale, infatti, non avrebbe potuto evitare il dolore che i carcerieri avrebbero recato a quel corpo.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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