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Il Congresso dei Sindacati (TUC) condanna l'attacco a Gaza ed invita ad un embargo militare su Israele

Durante il meeting annuale, il Congresso dei Sindacati (TUC) ha approvato una presa di posizione su Gaza, sollecitando il governo britannico di imporre un embargo militare su Israele e chiedendo la sospensione dell'Accordo di Associazione UE-Israele.

La dichiarazione, approvata a maggioranza schiacciante, condanna il bilancio delle vittime a Gaza, che comprendono "molte persone che svolgevano il loro lavoro quotidiano,” e "deplora gli attacchi contro le strutture delle Nazioni Unite.” Il TUC raccomanda che i responsabili delle violazioni del diritto internazionale "siano portati alla Corte Penale Internazionale. La dichiarazione del TUC chiede anche la fine del "blocco di Gaza" e accoglie con favore "la creazione di un governo di unità nazionale per l'Autorità Palestinese" che coinvolge sia Fatah che Hamas, sollecitando "il governo del Regno Unito e l'Unione Europea a sostenere questo sviluppo.

Torino: sulla campagna Boycott Israel e le strumentalizzazioni de La Stampa

Riportiamo il comunicato del collettivo Boycott Israel di Torino in risposta a un articolo comparso ieri sulle pagine online de La Stampa: nel pezzo, firmato dal noto Massimo Numa, si strumentalizza con falsità e imprecisioni un presidio organizzato lunedì dal collettivo Boycott Israel per informare della campagna avviata in questi giorni in merito ai festival musicali di MiTo e Torino Danza.

All'interno delle due rassegne, infatti, sono previsti concerti che ospiteranno artisti israeliani, alcuni dei quali organizzati con il diretto sostegno dell'ambasciata di Israele. Massimo Numa non è certo nuovo a questo tipo di strumentalizzazioni (cui oggi sono seguiti i cori di indignazione del sindaco Fassino) e noto per il disprezzo con cui è solito trattare le vicende che riguardano i movimenti sociali nonché le mobilitazioni a sostegno della Palestina, spesso e impropriamente tacciate di antisemitismo grazie a  inesattezze e deliri di "escalation" e "campagne d'odio". Di seguito il comunicato del collettivo Boycott Israel che fa chiarezza sull'iniziativa e, al fondo, il volantino di presentazione della campagna di boicottaggio.

In primo luogo ringraziamo Massimo Numa e gli altri redattori per l’ampio risalto dato all’iniziativa del 2 settembre di boicottaggio contro Israele negli spettacoli di MiTo e Torino Danza.

Sosteniamo la Resistenza antisionista, partecipiamo alla Manifestazione del 27 settembre a Roma

COMUNICATO DEL FRONTE PALESTINA

L’ennesima aggressione israeliana contro i palestinesi non rileva nulla di nuovo, i pretesti sono parte integrante del progetto sionista di pulizia etnica della Palestina avviato nel 1897 a Basilea e continuato con la nascita dell'entità sionista del 1948: “una terra senza popolo per un popolo senza terra”, uno slogan che li racchiude tutti.

Allo stesso tempo essa si inscrive in un quadro mondiale segnato dall'aggravarsi della tendenza alla guerra, con continue aggressioni e destabilizzazioni da parte della potenze imperialiste e con la resistenza dei popoli aggrediti, che vedono nella storica Resistenza Palestinese un esempio attuale per tenere testa ai piani di dominio neo-coloniale.

In breve: le originali campagne di massa e le azioni intraprese aumentano lo slancio del boicottaggio e delle sanzioni, facendo dell'embargo militare una priorità

  • Attivisti di Oakland hanno impedito ad un’imbarcazione israeliana di attraccare per 4 giorni;
  • Fabbriche di armi della Elbit in Australia e nel Regno Unito sono state occupate da protestanti;
  • L’UE proibirà le importazioni di carni e prodotti caseari che hanno un qualsiasi legame con gli insediamenti;
  • Compagnie e rivenditori europei boicottano Israele;
  • Il Sindacato Nazionale Studentesco (Regno Unito), con 7 milioni di membri iscritti, supporta il BDS;
  • Quattro consigli cittadini scozzesi appoggiano il boicottaggio di Israele.

Mentre Israele ha lanciato nuovi sanguinosi attacchi sui 1,8 milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza assediata e occupata, i sostenitori del movimento internazionale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) continuano ad agire in maniera stimolante e a mettere pressione sui governi per imporre un embargo militare e altre sanzioni su Israele.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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