embargo - assedio

APPELLO: per una giornata di mobilitazione nazionale contro l'aggressione militare e l'assedio di Gaza

L'esercito israeliano sta consumando l'ennesima aggressione contro i palestinesi presenti in tutto il territorio della Palestina storica e contro la Resistenza all'occupazione. Sono centinaia i morti, migliaia i feriti, gli arrestati e i torturati, tra cui donne e bambini, con la sola “colpa” di essere palestinesi, di essere nati e, soprattutto, di vivere in Palestina. Raccolti agricoli, abitazioni, attività commerciali, luoghi di culto, scuole, ospedali e decine di altre strutture distrutte!

I sionisti, grazie al sostegno economico, politico, scientifico e militare dei governi imperialisti occidentali e di quelli servili arabi, dei mezzi d'informazione e dell'ideologia padronale egemone in occidente, possono portare avanti il loro piano di colonizzazione e pulizia etnica dei nativi di quella terra, ogni dannato giorno, senza alcuna tregua.

Roma al fianco della resistenza Palestinese - Comunicato dei Giovani Palestinesi

Ringraziamo le  Reti di associazioni, gruppi e comitati per i diritti del Popolo Palestinese per aver organizzato questa iniziativa di fondamentale importanza. Ringraziamo tutti coloro che hanno risposto prontamente all’appello alla mobilitazione lanciato dai compagni e tutti gli amici palestinesi, arabi, italiani e non, che hanno raccolto anche il nostro appello che si univa alla voce degli organizzatori.

Questo presidio era stato inizialmente indetto dalle varie realtà di solidarietà per la Palestina per denunciare l’impunità di Israele, la costruzione illegale del muro, condannata 10 anni fa anche dalla Corte di Giustizia Internazionale, e per testimoniare la volontà di noi tutti di continuare a chiedere che giustizia venga garantita ai palestinesi e ai popoli oppressi. Gli attacchi brutali ed indiscriminati degli ultimi giorni, hanno reso la nostra denuncia ancora più impellente, necessaria, indispensabile.

Una Nakba in corso da 66 anni – Il diritto al ritorno è un diritto nazionale e inalienabile

A ridosso della 66esima commemorazione della Nakba, il movimento per la liberazione della Palestina è allo sbando: i partiti politici sono divisi, l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina è inefficiente, l'Autorità palestinese dipende da donatori stranieri ognuno con la propria agenda ed una strategia nazionale collettiva è assente. Le istituzioni non adempiono ai loro obiettivi e la capacità di mobilitazione tra i palestinesi si è sgretolata.

Questi elementi offrono l'opportunità per al regime israeliano di imporre unilateralmente “fatti sul terreno” e il suo avvocato, gli Stati Uniti, danno forza ad una soluzione politica ingiusta. Entrambi gli sviluppi minano il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi - il fulcro della causa palestinese.

Testo integrale del discorso del FPLP nel corso dell'ultima riunione del Consiglio Centrale Palestinese tenutasi a Ramallah

Fratello Presidente del Comitato Esecutivo Palestinese ... Fratello Presidente del Consiglio Nazionale Palestinese ... Sorelle e Fratelli membri … Un saluto alla Palestina con la sua Valle del Giordano e il suo mare, il suo prato ed il suo deserto.

Con profonda appartenenza e fedeltà al nostro grande popolo, al sangue dei suoi martiri, ai suoi feriti, ai suoi eroici prigionieri e la loro sofferenza ed ai suoi profughi tormentati, tutti guidati dalla volontà di rispettare i nostri diritti storici e nazionali, i quali sono inalienabili, inderogabili e non negoziabili. Sottolineiamo sempre e comunque la sostanziale contraddizione ed incompatibilità tra la nostra identità nazionale e il progetto sionista, tra le aspirazioni libertarie del nostro popolo e le progressive politiche aggressive ed espansionistiche dell’occupante, senza negare il diritto della lotta democratica politica e sociale all’interno del nostro quadro nazionale unitario e tra il nostro popolo, rifiutiamo di gestire le nostre istituzioni e d’intraprendere le nostre relazioni o decisioni nazionali con la mentalità del: “Dì quello che vuoi che io faccio quello che voglio”.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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