embargo - assedio

Gaza è di nuovo sotto attacco. Ancora una volta le atrocità sioniste sconvolgono il mondo.

"I pilastri della difesa" è il nome che la macchina da guerra sionista ha dato a questo nuovo massacro che sta perpetrando su Gaza, a meno di quattro anni (non a caso anche questa volta a ridosso delle elezioni israeliane) da quell'orribile genocidio chiamato "Piombo fuso" in cui persero la vita oltre 1400 persone, di cui quasi un terzo bambini.

Le dichiarazioni del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman - "Israele ha due obiettivi nell'operazione di Gaza: riabilitare la capacità di deterrenza e distruggere i missili a lunga gittata. Una volta raggiungere questi obiettivi, l'operazione potrà considerarsi conclusa" - fanno presagire la possibilità che il massacro a Gaza duri a lungo.

Gaza’s Ark, la prossima missione della Freedom Flotilla Italia

Estelle portava a Gaza migliaia di europei per interrompere il blocco. E’ stata fermata violentemente dalla Marina Israeliana. Gaza continua ad essere sotto assedio e in questi giorni anche sotto bombardamento costante. Noi non ci fermiamo e continueremo a sfidare l’assedio fino a quando non cesserà in modo permanente. Questa volta partiamo da Gaza, sfideremo il blocco politico ed economico dall’interno in collaborazione con la società civile palestinese.

Gaza: la formula israeliana per una dieta da fame

Sei anni e mezzo fa, poco dopo che Hamas aveva vinto le elezioni nazionali palestinesi e assunto il controllo di Gaza, un altro dirigente israeliano descrisse la reazione pianificata da Israele: “L’idea,” disse, “consiste nel mettere i palestinesi a dieta, ma senza farli morire di fame.”

Anche se Dov Weisglass era consigliere di Ehud Olmert, il primo ministro dell’epoca, pochi osservatori considerarono quel commento come più che un’iperbole, una descrizione presumibilmente spiritosa del blocco che Israele stava per imporre alla minuscola enclave.

Chomsky condanna i pirati sionisti da Gaza

Noam Chomsky, da Gaza (dove si trovava per una conferenza proprio nei giorni in cui Estelle è stata attaccata):

Sono qui a Gaza da alcuni giorni e speravo di poter accogliere e dare il benvenuto all’ultima imbarcazione della Flotilla, Estelle.La stavamo aspettando al porto di Gaza. La barca, come tutte quelle precedenti, è stata sequestrata dalla marina israeliana. Loro le chiamano “acque territoriali israeliane”, ma quelle sono acque a sovranità gazawa o internazionale e Israele non ha alcun diritto su quelle acque. Estelle rappresentava un ulteriore sforzo per rompere l’assedio, così come in qualche modo lo rappresenta anche questa mia visita.

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