Gaza

Missione Internazionale - Benvenuti in Palestina 4

APPELLO URGENTE: MISSIONE INTERNAZIONALE A GAZA

Fra poche settimane, la missione internazionale “Benvenuti in Palestina 4” partirà per la Striscia di Gaza. Si tratta di una missione già programmata da tempo, nel quadro delle iniziative internazionali per far cessare l’assedio e restituire ai Palestinesi di Gaza il loro diritto alla libertà di circolazione.

Alla luce degli ultimi, terribili avvenimenti, la missione – composta da 100 attivisti francesi, belgi, italiani, statunitensi, svizzeri ed egiziani – si carica di altri obiettivi, primo fra tutti quello di portare ai nostri fratelli palestinesi un aiuto concreto, perché la solidarietà internazionalista non è solo “chiacchiere e distintivo”. Abbiamo ricevuto dagli ospedali di Gaza una lunga lista di medicinali e strumenti che scarseggiavano o mancavano del tutto ancora prima dell’ultima, devastante aggressione israeliana ed intendiamo portarne con noi la maggiore quantità possibile.

Come Hamas ottiene le armi

La guerra scatenata da Israele contro la Striscia di Gaza e le sue forze di resistenza è stata brutale a livello militare e di intelligence, ma Israele non è riuscito a spegnere completamente le linee di rifornimento di armi nella Striscia. La resistenza palestinese ha anche ricevuto nei giorni scorsi una notevole quantità di missili a lunga gittata da Hezbollah.


Soldati israeliani guardano un lanciatore di Iron Dome sparare un razzo interceptor vicino alla città meridionale di Ashdod. 18 novembre 2012. (Foto: Reuters - Darren Whiteside)

Il flusso di armi nella Striscia di Gaza continua, secondo fonti di Hezbollah, nonostante l'assalto israeliano in corso alla Striscia e il ruolo compromesso della Siria come condotto per le armi. Mentre il conflitto entra nel suo sesto giorno, Hezbollah e le unità della Guardia Rivoluzionaria iraniana specializzata in contrabbando di armi dalla Siria, Libano, Iran, Sudan e altri paesi nella Striscia di Gaza sono in allerta.

A fianco del popolo palestinese contro la barbarie terrorista israeliana

L’attacco criminale di Israele su Gaza ha trovato una prima risposta nei presidi di venerdì 16 e sabato 17 in varie città d’Italia, d’Europa ed USA.

A Roma due manifestazioni hanno visto un’intensa partecipazione di militanti italiani e internazionali e della comunità Palestinese in Piazza Montecitorio, con un corteo direttosi verso il Colosseo nella serata di sabato. Altre si sono svolte a Milano, Padova, Udine, Bologna, Firenze, Pisa, Viareggio, Follonica, Cagliari e Palermo ma sicuramente ne dimentichiamo più di una, queste manifestazioni attestano che la solidarietà con la Palestina è un sentimento forte e radicato e che l’internazionalismo continua ad essere un valore per la sinistra di classe.

Gaza è di nuovo sotto attacco. Ancora una volta le atrocità sioniste sconvolgono il mondo.

"I pilastri della difesa" è il nome che la macchina da guerra sionista ha dato a questo nuovo massacro che sta perpetrando su Gaza, a meno di quattro anni (non a caso anche questa volta a ridosso delle elezioni israeliane) da quell'orribile genocidio chiamato "Piombo fuso" in cui persero la vita oltre 1400 persone, di cui quasi un terzo bambini.

Le dichiarazioni del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman - "Israele ha due obiettivi nell'operazione di Gaza: riabilitare la capacità di deterrenza e distruggere i missili a lunga gittata. Una volta raggiungere questi obiettivi, l'operazione potrà considerarsi conclusa" - fanno presagire la possibilità che il massacro a Gaza duri a lungo.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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