Sei anni e mezzo fa, poco dopo che Hamas aveva vinto le elezioni nazionali palestinesi e assunto il controllo di Gaza, un altro dirigente israeliano descrisse la reazione pianificata da Israele: “L’idea,” disse, “consiste nel mettere i palestinesi a dieta, ma senza farli morire di fame.”
Anche se Dov Weisglass era consigliere di Ehud Olmert, il primo ministro dell’epoca, pochi osservatori considerarono quel commento come più che un’iperbole, una descrizione presumibilmente spiritosa del blocco che Israele stava per imporre alla minuscola enclave.