A ridosso della 66esima commemorazione della Nakba, il movimento per la liberazione della Palestina è allo sbando: i partiti politici sono divisi, l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina è inefficiente, l'Autorità palestinese dipende da donatori stranieri ognuno con la propria agenda ed una strategia nazionale collettiva è assente. Le istituzioni non adempiono ai loro obiettivi e la capacità di mobilitazione tra i palestinesi si è sgretolata.
Questi elementi offrono l'opportunità per al regime israeliano di imporre unilateralmente “fatti sul terreno” e il suo avvocato, gli Stati Uniti, danno forza ad una soluzione politica ingiusta. Entrambi gli sviluppi minano il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi - il fulcro della causa palestinese.