Giustizia

Conferenza stampa al Parlamento europeo denuncia la criminalizzazione della solidarietà con la Palestina e del BDS

Il 6 novembre, rappresentanti delle organizzazioni ebraiche europee e deputati del Parlamento europeo della GUE/NGL (Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica)  e dei Verdi hanno organizzato una conferenza stampa al Parlamento europeo esprimendo le loro preoccupazioni sull'organizzazione di un convegno a Bruxelles sostenuto dal governo israeliano, con l'obiettivo di etichettare come forme di antisemitismo le legittime critiche e proteste contro le politiche governative israeliane, comprese le tattiche di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS).

L'incontro, co-organizzato dall'European Jewish Association e da due ministeri israeliani, aveva come obiettivo di persuadere tutti i partiti politici europei ad aderire alle "linee rosse" che definiscono “fondamentalmente antisemite" le legittime richieste di esercitare pressioni su Israele, anche attraverso le tattiche di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS).

Dichiarazione di Ahmad Sa’adat a sostegno della Settimana internazionale di mobilitazione per la liberazione di Georges Abdallah

La Rete di solidarietà verso i prigionieri palestinesi Samidoun ha ricevuto la seguente dichiarazione di Ahmad Sa’adat detenuto nelle carceri israeliane. Sa’adat incoraggia tutti i palestinesi e gli amici della Palestina a partecipare alla Settimana di mobilitazione per la liberazione di Georges Abdallah, che si terrà dal 17 al 24 ottobre.

A nome dei prigionieri del Fronte Popolare e del movimento dei prigionieri palestinesi mando i nostri saluti a coloro che s’organizzano per la libertà di Georges Ibrahim Abdallah, mentre entra nel suo 35° anno di detenzione nelle prigioni coloniali francesi. In particolare, esorto le masse palestinesi e arabe e i loro movimenti di liberazione nonché tutti gli amici della Palestina e della nostra lotta nel mondo a partecipare alla Settimana di mobilitazione per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah, organizzata dal 17 al 24 ottobre da parte della Rete di solidarietà verso i prigionieri palestinesi Samidoun e della Campagna internazionale per la liberazione di Georges Abdallah.

Chiediamo a tutti di manifestare a Lannemezan il 20 ottobre nell’ambito del corteo nazionale organizzato dagli infaticabili compagni che lottano giorno dopo giorno per la libertà del compagno Georges e per la nostra libertà in Palestina.

Noi, detenuti nelle carceri israeliane, consideriamo Georges Abdallah un compagno di lotta e un prigioniero palestinese. Lo chiamiamo “il generale dei prigionieri del FPLP”. Fa parte di noi – una persona insieme a noi nell’unità e la lotta comune. Percepiamo il suo sostegno e la sua partecipazione alla nostra lotta, attraverso i mari e le mura della prigione. Rifiuta il cibo a sostegno dei nostri scioperi della fame, il suo cuore batte per la Palestina,al pari la sua politica è focalizzata sulla liberazione della Palestina. Ha trascorso decenni in prigione per il suo impegno a favore della liberazione dei popoli palestinese e arabo.

L’inutile Marcia

La famigerata “marcia per la pace” non è nata ieri: la prima edizione si svolse nel 1961 e il 24 settembre 2018 compierà ben 57 anni.

La correttezza del nostro titolo è giustificata proprio dalle parole di chi la Marcia nel 1961 l’ha pensata e promossa, Aldo Capitini: «Aver mostrato che il pacifismo, che la nonviolenza, non sono inerte e passiva accettazione dei mali esistenti, ma sono attivi e in lotta, con un proprio metodo che non lascia un momento di sosta nelle solidarietà che suscita e nelle non collaborazioni, nelle proteste, nelle denunce aperte, è un grande risultato della Marcia».

Ci pare chiaro che pacifismo e nonviolenza oggi siano “inerte e passiva accettazione dei mali esistenti”. Quindi inutili.

Gino Bartali, grande ciclista. Anche soccorritore di ebrei? Pare proprio di no!

Israele è uno Stato fondato anche sulla mistificazione e sulla propaganda. La più recente operazione propagandistica consiste nell’accordo per le tre tappe israeliane del 101° Giro d’Italia e, a monte, nell’inserimento di Bartali tra i Giusti delle Nazioni.

Bartali è stato inserito nel Giardino dei giusti dello Yad Vashem nell’ottobre 2013 quando, verosimilmente, erano già in corso i contatti tra Israele e RCS per l’organizzazione della partenza del Giro da Israele in occasione del 70° della nascita dello Stato; di certo, a quell’epoca, era stata quantomeno ideata l’operazione di propaganda.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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