Giustizia

Un 25 aprile senza ipocrisia

Parole chiare, per rispetto delle migliaia di partigiani comunisti, e non solo, assassinati dal fascismo e poi traditi dai diversi governi costituitisi dopo la Liberazione.

Partiamo dalle motivazioni per cui noi del Fronte Palestina, insieme a tante altre persone, abbiamo condiviso la scelta di contestare le bandiere criminali, pur consapevoli che sarebbero arrivate le solite vigliacche aggressioni da parte dei media assoldati dai sionisti, da parte delle comunità ebraiche in giro per il Paese, e che nessuno sarebbe venuto a sentire la nostra voce, le nostre ragioni.

Secondo i dati diffusi dalle Nazioni Unite 40 palestinesi sono stati uccisi e altri 5.511 feriti dal fuoco dei soldati israeliani durante le manifestazioni della Grande Marcia del Ritorno. Qualcuno ha scritto di questo? Qualche comunità ebraica ha preso le distanze da tali crimini? Non ci risulta pervenuta nessuna presa di distanza, anzi….

IL SERVILISMO DELLA POLITICA ITALIANA NEI CONFRONTI DEL SIONISMO

OVVERO: PERCHE’ BATTERSI PER I DIRITTI DEI PALESTINESI VUOL DIRE BATTERSI PER I NOSTRI DIRITTI

Dico “nei confronti del sionismo” e non solo “nei confronti di Israele” perché il diffuso atteggiamento condiscendente e complice riguarda non solo lo Stato ebraico ma il complessivo progetto sionista in corso di realizzazione: non sappiamo fin dove intende espandersi territorialmente; certamente mira a uno Stato esclusivamente ebraico; certamente ambisce avere l’intera città di Gerusalemme come propria capitale.

BDS Italia: orgogliosi di difendere i diritti umani dei palestinesi

Abbiamo appreso da notizie di stampa che il movimento BDS Italia è stato inserito, insieme ad altre 19 organizzazioni Europee, Statunitensi, Sudamericane e Africane, nella lista di proscrizione del Ministero degli Affari strategici del governo israeliano.

Obiettivo dichiarato delle autorità israeliane è di impedire l’ingresso in Palestina/Israele ad attivisti di queste organizzazioni a causa del loro sostegno alla campagna internazionale nonviolenta di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni che chiede il rispetto dei diritti dei Palestinesi e della legalità internazionale.

La Resistenza ce lo ha insegnato, difendere la propria terra non è reato

A seguito della vile dichiarazione del terrorista americano Trump, nei primi giorni del dicembre 2017 in Italia si sono svolte una serie di manifestazioni per denunciare i crimini sionisti contro i palestinesi. Il Collettivo Palestina Rossa ha condiviso, aderito e partecipato.

Vogliamo denunciare il tentativo di criminalizzare chi manifesta solidarietà alla resistenza palestinese e denuncia il terrorismo sionista: i vari fascisti e sionisti, da Informazione Corretta a Il Foglio, dal deputato Emanuele Fiano al segretario del Pd di Milano Pietro Bussolati, da Sala ad altri amici dei fascisti, fino ad arrivare agli opportunisti che immediatamente sostengono chi vuole solo coprire i crimini sionisti, anche quelli che stanno avvenendo in questi giorni.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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