Lotta di classe

A fianco del popolo palestinese contro la barbarie terrorista israeliana

L’attacco criminale di Israele su Gaza ha trovato una prima risposta nei presidi di venerdì 16 e sabato 17 in varie città d’Italia, d’Europa ed USA.

A Roma due manifestazioni hanno visto un’intensa partecipazione di militanti italiani e internazionali e della comunità Palestinese in Piazza Montecitorio, con un corteo direttosi verso il Colosseo nella serata di sabato. Altre si sono svolte a Milano, Padova, Udine, Bologna, Firenze, Pisa, Viareggio, Follonica, Cagliari e Palermo ma sicuramente ne dimentichiamo più di una, queste manifestazioni attestano che la solidarietà con la Palestina è un sentimento forte e radicato e che l’internazionalismo continua ad essere un valore per la sinistra di classe.

Sulla Siria - di Giulia Bausano e Emilio Quadrelli

Linea di condotta: per una discussione su Siria, guerra e internazionalismo

«I piemontesi hanno commesso un errore enorme fin dall’inizio, contrapponendo agli austriaci soltanto un esercito regolare e volendo condurre una guerra ordinaria, borghese, onesta. Un popolo che vuole conquistarsi l’indipendenza non deve limitarsi ai mezzi di guerra ordinari. L’insurrezione in massa, la guerra rivoluzionaria, la guerriglia dappertutto, sono gli unici mezzi con i quali un piccolo popolo può vincerne uno più grande, con i quali un esercito più debole può far fronte ad un esercito più forte e meglio organizzato.»

K. Marx, F. Engels, Sui metodi di condotta della guerra popolare d’indipendenza

Gli scenari che si sono delineati giorno dopo giorno in Medio Oriente sono una puntuale conferma di come, dentro la crisi sistemica del modo di produzione capitalista, la tendenza alla guerra diventi l’elemento cardine intorno al quale ruota per intero l’attuale fase imperialista. Nel mirino delle consorterie imperialiste sono entrate soprattutto quelle entità statuali che, a lungo, hanno mantenuto una posizione poco prona agli interessi del capitalismo internazionale e delle sue principali articolazioni.

Palestina: la sottostimata sinistra studentesca

Il mese scorso, gli studenti delle università della West Bank occupata da Israele hanno espresso il loro voto per gli organi studenteschi.


Palestinian students celebrate during their graduation ceremony at Birzeit University
near the West Bank city of Ramallah, as some 3000 students received their degrees
at the end of the academic year on 19 May 2012. (Photo: AFP - Abbas Momani)

A differenza delle elezioni equivalenti presso le università di tutto il mondo, le elezioni studentesche palestinesi sono state a lungo oggetto di attenzione nazionale. In particolare l'Università Birzeit, che si trova nella città di Birzeit fuori Ramallah, è vista come un precursore degli sviluppi nell'ambito più ampio della scena politica palestinese. Nonostante un altro anno di marginalità elettorale, gli studenti di sinistra della Birzeit sono fiduciosi per il futuro.

Criticare o no la leadership palestinese?

In che modo si tradisce* la Causa Palestinese

Quasi sei anni fa la popolazione palestinese ha espresso il proprio voto - benché, non va scordato, si sia trattato di elezioni avvenute sotto occupazione - mostrando con decisione la voglia e la necessità di dare legittimità ad una forza all'epoca presentatasi come rivoluzionaria, Hamas, perché satura di anni di promesse e di finti accordi di pace. In ogni caso, in quelle elezioni il messaggio di rottura contro ogni forma di dialogo con l'occupante è stato chiaro, nonostante il dott. Salman sostenga che il voto pro-Hamas sia stato un modo per "punire" Fatah.

A seguito di questa scelta, opinabile per chi vuole, ma che resta pur sempre una scelta da accettare, la volontà dei palestinesi non è stata rispettata, perché né i governi né l'ONU hanno riconosciuto la legittimità della decisione popolare, né i sostenitori internazionali hanno fatto abbastanza per sostenere la volontà palestinese, forse a causa della persistente illusione di possibili accordi con lo stato sionista, che sempre più spesso hanno fatto capolino nella politica palestinese.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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