Occupazione israeliana

"NON VIOLENZA": STRATEGIA PER LA RESISTENZA PALESTINESE?

Le manifestazioni settimanali di Bil'in e i progetti non violenti nei villaggi di al-Ma'sara, at-Tuwani e Nabi Saleh sono diventati i nuovi simboli della lotta palestinese. Oggi anniversario della battaglia di Bil'in contro Muro.

Nablus (Cisgiordania), 17 febbraio 2012

(nella foto, manifestazione a Bil’in, dal sito ism-norcal.org)

Puo’ la resistenza popolare non violenta mettere fine all’occupazione israeliana? Come a Bil’in, che proprio oggi celebra con un grande raduno il settimo anniversario della sua battaglia contro il Muro costruito da Israele in Cisgiordania? Sami Awad, direttore esecutivo dell’Holy Land Trust (HLT) non sembra avere alcun dubbio sull’efficacia di questa via come strategia per combattere la politica israeliana di colonizzazione ed occupazione della terra. Questa organizzazione non profit con base a Betlemme, fondata nel 1998, promuove programmi che mirano a dare maggior potere alla comunità locale attraverso la diffusione del concetto e della pratica della resistenza popolare non violenta.

I DOCENTI NON POSSONO TACERE DI FRONTE ALL’APARTHEID

L’APARTHEID IMPOSTO DA ISRAELE NON PUO’ NON ESSERE SFIDATO

Oggi la sistematica privazione di terre palestinesi continua ad essere ignorata da Stati Uniti ed Unione Europea. Le barriere che ostacolano I movimenti dei palestinesi ed il loro sviluppo sociale e politico sono visibili ovunque.

Mentre gli ebrei israeliani hanno tutte le possibilità di muoversi, più di 500 posti di blocco limitano I movimenti a tutti I palestinesi che vivono nei Territori. Attraversando questi checkpoint in un viaggio di presa di coscienza della situazione organizzato dalla US Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel, abbiamo realizzato quanto sia dura la quotidianità dei palestinesi, fatta di umiliazioni e subordinazione.

Pchr: "Vite sotto occupazione e salute mentale"

Pchr. Tra le crisi umanitarie che la popolazione della Striscia di Gaza affronta, c’è n’è una meno nota e di cui meno si parla, ed è la salute mentale.

Il blocco di Gaza imposto da Israele nel 2006 e l’offensiva israeliana del 2008-2009, hanno prodotto, per 1,7milioni di civili, una realtà di isolamento e un contesto di violenza. Questa miscela ha alimentato tra i residenti di Gaza un senso di vulnerabilità, disperazione, prigionìa e perdita di controllo.

Come prevedibile, gli effetti sulla salute mentale sono peggiorati drammaticamente negli ultimi anni. Nel 2010, Médecins Sans Frontières (MsF) dichiarava che oltre la metà dei bambini sotto i 12 anni a Gaza necessitava di interventi per la salute mentale, e che un terzo di questi casi era grave.

La Brigata Golani terrorizza i palestinesi a Hebron

Un recente rapporto presentato alle Nazioni Unite da parte delle organizzazioni internazionali che lavorano a Hebron documenta il forte incremento delle gravi violazioni dei diritti umani contro i civili palestinesi, in particolare giovani e bambini, che vivono nella Città Vecchia e a Tel Rumeida.

Dal quando è tornata a Hebron il 27 dicembre del 2011, la Brigata israeliana Golani ha mostrato segni di deliberate molestie e prese di mira nei confronti della popolazione palestinese di Hebron. Il rapporto documenta un aumento di arresti e detenzioni di adulti e bambini, di gravi danni fisici subiti durante la detenzione militare, di invasioni nelle casa e un aumento del numero e della durata delle detenzioni arbitrarie di civili ai posti di blocco. Si documentano anche vessazioni nel tentativo di far tacere gli osservatori internazionali che cercano di documentare questi abusi.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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