OLP

Organizzazione per la Liberazione della Palestina

La strada per la trasformazione di Gaza in Stato

Indipendentemente dai pro e contro, la recente visita dell'emiro del Qatar a Gaza ha aperto la strada per la creazione di uno "Stato" separato a Gaza, dice Talal Awkal nel quotidiano palestinese "al-Ayyam"

E' stata la prima visita ai territori palestinesi da parte del capo di uno Stato arabo che non ha firmato un trattato di pace con Israele. In realtà, anche i capi di stato arabi che lo hanno firmato (l'egiziano Mubarak e il giordano Abdullah II) non hanno avuto il coraggio di visitare Gaza, nonostante i loro lunghi mandati.

Intervento di Wasim Dahmash sul tema "Verso uno Stato unico nella Palestina storica"

ISM-Italia Corso di formazione e training per attivisti "in e per" la Palestina, Pistoia 13/14 ottobre 2012.

Un vivissimo ringraziamento a Wasim Dahmash e un ringraziamento a Vincenzo Tradardi che ne ha curato la videoregistrazione e il caricamento su youtube.

Il ruolo del DFLP nel movimento popolare

Dire che la leadership del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina nella West Bank abbia obiettato sulla politica di Fayyad, abbia organizzato e guidato la rivolta contro l'aumento dei prezzi non e' esatto, non essendo tale movimento imputabile al Fronte Democratico. Il DFLP deve essere accusato quando prende  le distanze dal movimento, bloccandolo, cristallizzando i propri slogan, meccanismi e metodi.

La posizione del Fronte Democratico nei confronti della politica economica di Fayad è nota da molto tempo ed e stata espressa in più di una dichiarazione. Il DFLP si è sempre mosso al fine di fare pressione sul governo per ridisegnare la propria politica economica,  distanziandosi dalle disposizioni dei donatori e del Fondo monetario internazionale e sviluppandosi al di fuori dei vincoli del Protocollo Economico di Parigi, in modo da servire gli interessi dei lavoratori, dei poveri, riducendo le imposte dirette e indirette, fornendo servizi sanitari e scolastici, impegnandosi per l'aumento dei salari minimi, la lotta alla disoccupazione, erogando prestiti a lungo termine per gli artigiani, ed in particolare per i giovani.

In memoria di Wael Abdel Zwaiter

L’Italia sapeva chi erano i killer di Wael Zwaiter e non li ha arrestati

Le rivelazioni di Cossiga richiedono che si riaprano tutte le inchieste sugli assassini di quattro dirigenti palestinesi a Roma

Wael Zwaiter nel 1972, Majed Abu Sharar nel 1981, Kamal Hussein e Nazih Matar nel 1982, sono questi i nomi e le date degli omicidi di quattro dirigenti palestinesi avvenuti a Roma nel giro di dieci anni ed effettuati con armi da fuoco ed esplosivi dai servizi segreti israeliani. Su questi delitti il depistaggio e l’insabbiamento degli inquirenti e dei mass media italiani sono stati totali.

Sul primo caso, quello dell’intellettuale palestinese Wael Zwaiter troviamo conferma nelle parole dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, di come le autorità italiane sapevano chi fossero gli assassini ma non procedettero ad alcun arresto.

In una intervista rilasciata al quotidiano israeliano Yediot Aronoth, pubblicato il 5 ottobre scorso, Francesco Cossiga ammette testualmente: "L'azione del Mossad contro gli assassini degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco nel 1972 è passata anche per Roma", dice.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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