OLP

Organizzazione per la Liberazione della Palestina

Criticare o no la leadership palestinese?

In che modo si tradisce* la Causa Palestinese

Quasi sei anni fa la popolazione palestinese ha espresso il proprio voto - benché, non va scordato, si sia trattato di elezioni avvenute sotto occupazione - mostrando con decisione la voglia e la necessità di dare legittimità ad una forza all'epoca presentatasi come rivoluzionaria, Hamas, perché satura di anni di promesse e di finti accordi di pace. In ogni caso, in quelle elezioni il messaggio di rottura contro ogni forma di dialogo con l'occupante è stato chiaro, nonostante il dott. Salman sostenga che il voto pro-Hamas sia stato un modo per "punire" Fatah.

A seguito di questa scelta, opinabile per chi vuole, ma che resta pur sempre una scelta da accettare, la volontà dei palestinesi non è stata rispettata, perché né i governi né l'ONU hanno riconosciuto la legittimità della decisione popolare, né i sostenitori internazionali hanno fatto abbastanza per sostenere la volontà palestinese, forse a causa della persistente illusione di possibili accordi con lo stato sionista, che sempre più spesso hanno fatto capolino nella politica palestinese.

Un'organizzazione giovanile ha rilasciato una dichiarazione relativa allo sciopero della fame e all'OLP

La seguente è una dichiarazione rilasciata da parte dei "Giovani Palestinesi per la Dignità" il 13.5.12.

Le agenzie di stampa locali e internazionali ci ha informato ieri sera, 12 maggio, che l'istituzione politica palestinese ha incontrato il rappresentante del regime di apartheid israeliano, Isaac Molkho, a Ramallah per offrire una risposta a quest'ultimo rispetto ad una precedente lettera inviata dall'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) il 17 aprile.

Dott. Mehanna: tutti gli accordi bilaterali tra Fatah e Hamas non porteranno ad una soluzione radicale ed effettiva

Assicura il membro del Burò Politico del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina Dott. Rabah Muhanna, l'esperienza del dialogo e dell'accordo bilaterale tra Fatah e Hamas conferma che tutti gli accordi fatti in questo contesto non porteranno a soluzioni radicali e pratiche.

Inoltre il Dott. Muhanna ha rinnovato, durante un'intervista in onda su Canale Palestina oggi, le accuse ad entrambe le parti che non desiderano avere la realizzazione di un accordo e di una riconciliazione sincera, pervia di una combinazione di fattori tra cui la salvaguardia degli interessi personali e di gruppo, la pressione esterna, e non riconoscere l'importanza della riconciliazione, nel sostenere e rafforzare la fermezza del nostro popolo.

Il nuovo Mandela

Marwan Barghouti ha parlato.
Dopo un lungo silenzio, ha inviato un messaggio dalla prigione.

Alle orecchie israeliane, questo messaggio non suona piacevole. Ma per i palestinesi, e per gli arabi in generale, ha un grande significato. Il suo messaggio può diventare il nuovo programma del movimento di liberazione palestinese.

Ho conosciuto Marwan nel periodo d'oro dell'ottimismo post-Oslo. Stava emergendo come un leader della nuova generazione palestinese, il punto di riferimento per giovani attivisti, uomini e donne cresciuti nella prima Intifada.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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