Il 17 febbraio 2011 un gruppo di giovani attivisti si è riunito in un anonimo bar di Ramallah per pianificare una rivoluzione. Alcuni già si conoscevano, altri no. Hanno cominciato a comunicare tramite Skype con quattro attivisti di Gaza in un incontro inizialmente incentrato sugli sforzi di traduzione sui social media, con lo scopo di riaccendere le strade palestinesi affinché reclamassero ancora una volta i propri diritti contro gli oppressori.
Questa è stata l'ouverture del neonato movimento del "15 marzo", come è stato soprannominato dai media locali dopo l'evento che ha avuto luogo quel giorno l'anno scorso. Il movimento si è appellato alla riconciliazione nazionale e ha usato come grido di battaglia la fine della divisione Hamas-Fatah. Grandi proteste hanno avuto luogo a Gaza City e a Ramallah, dove sono stati poi interrotti rispettivamente dai sostenitori di Hamas e Fatah e dalle forze di sicurezza. Molti dei manifestanti del movimento "15 marzo" sono stati picchiati.