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Il Congresso cileno vota a favore della messa a bando dei prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani illegali

Con una maggioranza schiacciante, il Congresso nazionale cileno ha approvato una risoluzione che chiede al governo di "vietare l'ingresso di articoli prodotti e proveniente dalle colonie israeliane insediate nei territori palestinesi occupati.” La risoluzione ha ottenuto 99 voti a favore e solo 7 contro.

La risoluzione è stata discussa nell'ambito della Giornata internazionale di solidarietà con il Popolo palestinese. Il testo afferma che "dal 1947 vi è stata un'espulsione permanente di palestinesi con perdita del loro territorio, il che ha reso impossibile il pieno esercizio del diritto alla sovranità nazionale del popolo palestinese".

Conferenza stampa al Parlamento europeo denuncia la criminalizzazione della solidarietà con la Palestina e del BDS

Il 6 novembre, rappresentanti delle organizzazioni ebraiche europee e deputati del Parlamento europeo della GUE/NGL (Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica)  e dei Verdi hanno organizzato una conferenza stampa al Parlamento europeo esprimendo le loro preoccupazioni sull'organizzazione di un convegno a Bruxelles sostenuto dal governo israeliano, con l'obiettivo di etichettare come forme di antisemitismo le legittime critiche e proteste contro le politiche governative israeliane, comprese le tattiche di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS).

L'incontro, co-organizzato dall'European Jewish Association e da due ministeri israeliani, aveva come obiettivo di persuadere tutti i partiti politici europei ad aderire alle "linee rosse" che definiscono “fondamentalmente antisemite" le legittime richieste di esercitare pressioni su Israele, anche attraverso le tattiche di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS).

Netta Barzilai, ambasciatrice culturale per il regime di occupazione e apartheid israeliano

Come vincitrice israeliana dell'Eurovisione, Barzilai rappresenta lo stato e partecipa agli sforzi di “rebranding” [ri-promozione] del governo israeliano al fine di perpetuare un falso senso di normalità, mentre vengono nascoste le sue violazioni dei diritti umani dei palestinesi e del diritto internazionale.

Israele utilizza apertamente la cultura come strumento di propaganda per nascondere, giustificare o distrarre dal suo regime di occupazione, colonizzazione per insediamento e di apartheid sul popolo palestinese.

I docenti che agiscono coraggiosamente in base a dei principi dovrebbero essere sostenuti, non puniti

La società civile palestinese risponde ai tentativi dell'Università del Michigan di mettere a tacere gli insegnanti che agiscono a sostegno dei diritti umani dei palestinesi: "Finché le università israeliane continuano a sviluppare armi usate per brutalizzare e controllare i palestinesi ... a rubare terra palestinese e a fornire copertura intellettuale per i crimini di guerra di Israele, non dovrebbero sussistere con loro i consueti accordi: gli insegnanti che agiscono coraggiosamente sulla base di principi dovrebbero essere sostenuti, non puniti.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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