Palestina

Boycott From Within per BDS

Il movimento BDS è stato strategicamente accusato dall'artiglieria della propaganda sionista, di razzismo. Farebbe ridere di per sé che un'ideologia geneticamente razzista e votata alla pulizia etnica dei palestinesi, accusi di razzismo un movimento pacifista e antirazzista.

Il solito bue che dà del cornuto all'asino. Eppure i più ferventi sionisti, come ad esempio i giovani parigini della lega ebraica di difesa (organizzazione che negli USA è illegale in quanto in cima alla lista delle organizzazioni terroriste), riempiono il centro storico di adesivi deliranti in cui piangono pietà come vittime del razzismo politico di cui Israele sarebbe la povera vittima, prendendo di mira ora la Freedom Flotilla, ora la campagna BDS, ora i pacifisti che manifestano in piazza e spesso vengono fermati dalla gendarmerie, in base alle leggi francesi.

Peccato che il loro castello di carta di smaccate menzognei non regga dinnanzi alla testa dura dei fatti!

Condanna generale per l’inarrestabile massacro israeliano contro i palestinesi a Gaza

Gaza Mentre Israele dimostra di non voler arrestare la propria escalation di morte a Gaza, da più parti, si sollevano dichiarazioni di condanna e appelli per la protezione della popolazione palestinese.

Mushir al-Masri, deputato di Hamas, ha rilasciato dichiarazioni di condanna per il ritorno della violenza israeliana contro la Striscia di Gaza.

Ieri ci si vendeva per trenta denari, oggi per biscotti e datteri?

E' di martedì scorso la notizia secondo cui Israele starebbe concedendo i permessi per esportare dalla Striscia di Gaza alcuni prodotti verso la Cisgiordania. Ne ha dato notizia Haaretz quotidiano che ha riportato anche le dichiarazioni del direttore dell'ONG Gisha - "un passo significativo verso la realizzazione dell'impegno del governo israeliano per permettere lo sviluppo economico dei palestinesi che vivono a Gaza"- e di un produttore: "per cinque anni, non mi hanno permesso di esportare nulla", dice Mohammed Said al-Talabani, che possiede una fabbrica di biscotti in Dir al-Balah che impiega 400 persone. "Stanno per darmi il permesso ora, dopo otto mesi di negoziati. Il Programma Alimentare Mondiale ha acquistato 150 tonnellate di biscotti da me, che verranno dati alle scuole in Cisgiordania". Questa, continua il quotidiano, è la prima volta che Israele permette l'esportazione da Gaza alla Cisgiordania dalla vittoria di Hamas.

Detenzione Amministrativa

Quello che bisogna sapere sulla detenzione amministrativa

un sintetico Dossier

La detenzione amministrativa è una procedura che consente ai militari israeliani di tenere indefinitamente reclusi prigionieri basandosi su prove segrete, senza incriminarli o processarli. Sebbene tale procedura sia usata quasi esclusivamente per i palestinesi dei Territori Occupati, comprendenti Gerusalemme Est, la West Bank e la Striscia di Gaza, anche cittadini israeliani o stranieri possono essere detenuti in via amministrativa da Israele (negli anni, solo 9 coloni israeliani sono stati detenuti in questo modo). Israele ha tre leggi diverse per incarcerare senza processo:

l’Art. 285 del Codice Militare 1651, che è parte della legge militare che si applica nella West Bank;

la Legge sull’Internamento dei Combattenti Illegali, usata contro gli abitanti della Striscia di Gaza dal 2005;

la Legge sullo Stato di Emergenza (Detenzioni), che riguarda i cittadini israeliani.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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