Palestina

In numeri senza precedenti, dipartimenti universitari e studiosi chiedono la fine dell'apartheid israeliana

Dichiarazioni a sostegno dei diritti dei palestinesi, molte delle quali sostengono il BDS, sono state approvate da oltre 300 dipartimenti accademici, programmi, centri, sindacati e società e hanno raccolto 15.000 firme da studiosi, ricercatori, studenti e personale universitario di tutto il mondo.

In un'ondata di solidarietà senza precedenti, più di 300 dipartimenti accademici, programmi, centri, sindacati e società in tutto il mondo hanno approvato dichiarazioni a sostegno dei diritti dei palestinesi in risposta ai violenti attacchi di Israele contro i palestinesi questo mese. Dichiarazioni simili di singoli studiosi, ricercatori, personale universitario, studenti ed ex allievi hanno raccolto più di 15.000 firme.

L'amministrazione degli Stati Uniti è complice di Israele

Alla luce dei continui finanziamenti da parte del governo degli Stati Uniti al regime israeliano di occupazione militare, colonialismo e apartheid e della sua protezione riguardo gli obblighi di risponderne, la società civile palestinese condanna la visita del Segretario di Stato degli Stati Uniti nella città di Ramallah occupata.

Nonostante il massacro di Israele a Gaza, l'amministrazione Biden ha approvato la vendita a Israele di bombe a guida di precisione per 735 milioni di dollari, consentendole di continuare a massacrare con precisione le famiglie palestinesi a Gaza e altrove.

LA MONTAGNA PROLETARIA E IL SORCIO BORGHESE – Per uno sciopero internazionalista in Palestina e in tutto il Medio Oriente

Il 18 maggio è stato proclamato uno sciopero generale dei lavoratori palestinesi in tutto il territorio della Palestina pre-1948, “dal Giordano al mare”, quindi dalla Cisgiordania e dalla striscia di Gaza comprendendo il territorio dello Stato di Israele. Lo sciopero ha dunque coinvolto anche i lavoratori arabi con cittadinanza israeliana.

RESISTENZA, SOLIDARIETÀ E PALESTINA

La storia e la realtà ci insegnano che la lotta di classe è fra sfruttati e sfruttatori, fra occupanti e occupati, come fu la Resistenza che sancì la lotta contro il nemico esterno, ma anche quello interno, responsabile di una società iniqua e classista.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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