Profughi palestinesi

La caduta di Fatah e l'OLP

Il nuovo articolo di Khaled Barakat sul ruolo di Fatah oggi e l’attuale situazione dell’OLP da una prospettiva di classe attraverso un'analisi acuta e critica.

Per quasi mezzo secolo il movimento di Fatah ha dominato la scena politica palestinese, la maggior parte dei collegi elettorali e delle istituzioni dell'OLP. Ha usato tutti i metodi e gli strumenti per sostenere il predominio della decisione politica: denaro per demonizzare ogni parere dissenziente dalla "leadership", utilizzo "legale" della repressione fino alla detenzione nelle prigioni, oltre all'impiego di lotte e violenze contro gli avversari al suo interno.

Ahmed Sa’adat: «La Palestina sarà liberata dal popolo escluso dalle élite»

Intervista. Per la prima volta dopo oltre un decennio, il segretario generale del Fronte popolare per la Liberazione della Palestina parla con un giornale straniero dal carcere: «La via per la libertà: il ritorno dei rifugiati e la creazione di un unico Stato libero, democratico e laico. Per farlo dobbiamo ricostruire il nostro movimento nazionale, l’Olp»

Ahmed Sa’adat è diventato segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp), il più importante partito della sinistra radicale palestinese, nel 2001 dopo l’assassinio di Abu Ali Mustafa, ucciso da due razzi lanciati da un elicottero israeliano contro il suo ufficio a Ramallah. Come risposta un commando del Fplp uccise l’anno seguente Rahavam Zeevi, ministro israeliano e ideologo della deportazione dei palestinesi. L’Autorità nazionale palestinese fece arrestare Sa’adat che, nonostante il parere contrario dell’Alta Corte di giustizia palestinese, rimase nel carcere di Gerico fino al 2006.

Le dieci grandi società internazionali che aiutano Israele a massacrare i manifestanti di Gaza

“L’esercito israeliano fa affidamento su una rete di compagnie internazionali che forniscono di  tutto, dai fucili di precisione ai gas lacrimogeni, per portare a termine il massacro dei manifestanti a Gaza. Queste compagnie stanno consapevolmente sostenendo crimini di guerra e sono complici di omicidi orchestrati dallo Stato “. Tom Anderson, ricercatore per Corporate Occupation

NEW YORK – Mentre nella Grande Marcia del Ritorno i soldati israeliani uccidono manifestanti palestinesi disarmati, le loro operazioni letali dipendono da una schiera di appaltatori e fornitori, molti dei quali con sede al di fuori di  Israele.

Georges Ibrahim Abdallah parla a Gaza e al mondo

Mentre la settimana di azione per richiedere la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah prende il via, ed entra nel suo 35° anno di prigionia, il compagno ha registrato un messaggio per il popolo di Gaza dalla prigione francese di Lannemezan. Il suo spirito e la sua visione politica restano intatti e chiari. Riportiamo di seguito le sue parole:

Cari fratelli e sorelle, mandiamo un saluto ed un apprezzamento alle lotte dei combattenti della Grande Marcia del Ritorno e la Rottura dell'Assedio.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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