Alla mia mamma e al mio papà,
So che la mia prigionia vi ha angosciati, trovo consolazione nella vostra determinazione per una Palestina che si merita il nostro sacrificio. Nessun momento è mai stato così doloroso come quando mi è stato impedito di dirvi addio e partecipare al vostro funerale. Ma voglio che sappiate che questi quarant’anni di prigione israeliana non mi hanno sconfitto. Ho la dignità che hai sempre desiderato per me, Padre. Ho conservato la mia umanità di combattente per la Palestina libera, Madre. Oggi torno a cantare l’inno nazionale con il mio popolo, ovunque, l’inno della lotta per il ritorno e per la liberazione.