Resistenza popolare

Forze inglesi a Damasco, non è Assad a massacrare i siriani

Stanno macellando la Siria, a cannonate: non i presunti “boia” del regime di Assad, ma i brutali miliziani armati dall’Occidente. «Sono loro che ci terrorizzano», dichiara un testimone in una drammatica intervista realizzata a Homs dalla prestigiosa giornalista indipendente Silvia Cattori: «Ci minacciano se solo mettiamo il naso fuori di casa, siamo noi a chiamare l’esercito in nostro aiuto». E la versione dei media, che propongono una rivolta popolare contro l’oppressione della dittatura? Un diluvio di menzogne, senza uno straccio di prova. Per questo, Russia e Cina hanno posto il veto all’Onu contro una risoluzione anti-Assad. Ma c’è di peggio: oltre alla “legione libica” proveniente da Bengasi, in Siria – contro l’esercito di Damasco – sarebbero in azione reparti scelti del Qatar e addirittura forze speciali inglesi.

Forze speciali inglesi«Truppe speciali di Londra – insieme a quelle dell’onnipresente Qatar – starebbero già combattendo ad Homs contro l’esercito siriano», scrive Forze speciali inglesiMarco Santopadre su “Contropiano”. A rendere noto ciò che tutti i più attenti analisti sapevano da mesi è stata l’8 febbraio la Cnn: «Gli Stati Uniti – scrive “NenaNews” – avevano parlato di invio di aiuti umanitari alla popolazione siriana e invece fanno sapere di “aver preso in esame” l’ipotesi di un intervento militare contro la Siria», escluso fino a ieri. Lo hanno detto a Barbara Starr, corrispondente della Cnn al Pentagono, due alti funzionari dell’amministrazione Obama, confermando l’irritazione della Casa Bianca nei confronti del veto opposto dalla Cina e dalla Russia la scorsa settimana alla risoluzione dell’Onu contro Damasco.

ISRAELE: I RIFUGIATI AFRICANI RIFIUTANO ESPULSIONE

Chi sono i profughi eritrei e sudanesi che verranno colpiti dalla Legge di Prevenzione di Infiltrazione di Israele, passata lo scorso mese? Cosa hanno affrontato nei loro Paesi di origine e che cosa combattono adesso?

Tel Aviv, 11 febbraio 2012

Quando appoggio il mio registratore digitale sul tavolo, Kidane Isaac, un profugo eritreo, lo osserva e si sposta sulla sedia. Piega verso il basso il suo cappello di paglia rotto, capovolgendo il bordo inferiore, come per coprirsi il volto.

Il cappello, che ha una fascia nera e un buco sulla parte superiore — pezzi di paglia sfatta, attaccata qua e là — non si abbina alla giacca a vento rossa, bianca e blu che Isaac indossa. È una povera scelta visto il clima. È una giornata invernale in Israele e il cappello di stile estivo è inefficace contro il freddo.

Mettere sotto i riflettori i collegamenti della London University con la macchina da guerra Israeliana

Gli studenti della London School of Economics (LSE) hanno criticato la partecipazione della loro università ad un progetto finanziato dall'Unione europea di ricerca comune che coinvolge una università israeliana che ha sviluppato bulldozer telecomandati utilizzati per distruggere illegalmente le case dei palestinesi.

Soprannominato PICK-ME ("incentivi per la creazione di conoscenza: metodi e prove"), il progetto ha un budget di 2,4 milioni di euro e durerà dal 2011 al 2014. Si collega a università e istituti di ricerca provenienti da Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi e Polonia con l'Istituto Israeliano di Tecnologia di Haifa, noto come il Technion. Più di due terzi del finanziamento del progetto derivano direttamente dal programma pluriennale di ricerca scientifica dell'Unione Europea.

Studenti ed Attivisti chiedono la cessione dei legami tra la Cornell University e il Technion

Gli attivisti per il BDS insieme agli studenti della Cornell University per la giustizia in Palestina lanciano un appello alla Cornell University per porre fine alle sue relazione con il Technion, una università israeliana che si occupa di ricerca e sviluppo di tecnologie militari e di armi.

 

On Monday December 19 2011, Mayor Michael Bloomberg announced that the joint bid advanced by Cornell University and the Technion-Israel Institute of Technology in the multi-billion-dollar competition to create a massive applied sciences and technology campus on Roosevelt Island had won. While this initiative is sure to benefit Cornell University and the City of New York in many ways, the partnership with Technion means that these benefits will come at the expense of Palestinians living under Israeli occupation and, thus, also of the moral standing of the University and the City.

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Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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