Sodastream

Piovono critiche su Scarlett Johansson, il nuovo volto della SodaStream

Piovono critiche sull’attrice Scarlett Johansson per la sua recente partnership con l’azienda israeliana SodaStream. SodaStream è da lungo al centro delle proteste internazionali, in particolare del movimento per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni ( BDS), dato che il suo stabilimento di produzione si trova in un insediamento illegale israeliano nella Cisgiordania occupata.

Scarlett Johansson non ha risposto alle critiche, ma ha difeso la sua scelta di diventare il volto della società.

Haaretz.com:
"Utilizzo i prodotti Sodastream e li regalo da molti, molti anni", ha detto Johansson. "L'impegno dell'azienda per un corpo più sano e un pianeta più sano è una combinazione perfetta per me. Mi piace che il prodotto può essere adattato ad un qualsiasi stile di vita e palato. La partnership tra me e SodaStream era una cosa scontata. Sono più che contenta di condividere il mio entusiasmo per SodaStream con il mondo!"

Babbo Natale boicotta la Sodastream: Iniziativa a Follonica

Il 21-22 dicembre nella via centrale di Follonica il Centro di solidarietà internazionalista Alta Maremma ha montato un banchetto informativo e ha svolto attività di informazione sui prodotti israeliani da boicottare (Sodastream, datteri, prodotti agricoli, ecc).

Le persone che si affrettavano agli ultimi regali di Natale rimanevano colpiti dal banchetto e soprattutto dal cartello sul Boicottaggio della Sodastream. Nella giornata di domenica è stato invitato anche il Comitato per l'acqua pubblica che ha portato il suo contributo alla campagna di contro informazione.

Staples Norvegia cessa la vendita dei prodotti della SodaStream

Staples Norvegia ha annunciato oggi la loro intenzione di cessare la vendita di SodaStream nei loro negozi.

In un messaggio Twitter, l’azienda, leader nel mondo per la vendita di prodotti per ufficio, scrive: "Per diversi motivi, Staples eliminerà gradualmente i prodotti SodaStream dai nostri negozi. Ringraziamo @fagforbundet e @norskfolkehjelp per il dialogo proficuo intercorso”.

Il principale impianto di produzione di SodaStream si trova in un insediamento israeliano illegale nella Cisgiordania occupata. Utilizzando le agevolazioni per la produzione [che il governo israeliano concede alle aziende che delocalizzano nei Territori occupati] e versando le tasse all'insediamento, SodaStream sostiene l'occupazione illegale della Palestina.

Iniziative in Italia "Stop Sodastream"

Roma: Rivenditore rimuove i prodotti Sodastream. Un'altra vittoria per il BDS

A Roma, sabato 7 dicembre, in occasione della giornata nazionale “Boicotta Sodastream”, una ventina di attiviste e attivisti della campagna per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele (BDS) hanno fatto un’azione di boicottaggio contro la vendita dei prodotti “Sodastream” presso un negozio Expert. Sodastream è una società israeliana che produce gasatori per l’acqua di rubinetto in un impianto industriale situato in una colonia nei Territori palestinesi occupati.

In due, dentro il negozio, hanno inscenato l’acquisto di prodotti Sodastream, mentre il terzo, facendo la parte del consumatore informato, davanti alla cassa e al negoziante, spiega che comprare Sodastream vuol dire sostenere l'occupazione e l'apartheid israeliane imposte sulla popolazione palestinese. La messa in scena si è conclusa con l’ingresso nel negozio di tutte le attiviste e gli attivisti, che, muniti di cappello natalizio, volantini e adesivi, hanno intonato più volte una versione romana anti-Sodastream di Jingle Bells: “Sodastream, Sodastream. Noi non la compriam. Acqua gasata da terra rubata. Non ce la beviam. Sodastream, Sodastream. È da boicottà. Palestina libera! Damose da fà!”

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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