Laureni interviene sul caso Sodastream e AcegasAps cambia uno dei premi per la differenziata.
Non ci saranno bollicine israeliane a Trieste. Lo garantisce l’assessore comunale all’ambiente, Umberto Laureni, che l’ha preteso da AcegasAps, gruppo Hera. Tutto era nato dalla segnalazione al Piccolo [1] di un lettore che chiedeva di fare chiarezza sui distributori pubblici di acqua addizionata di anidride carbonica che il Comune aveva annunciato per la prossima primavera in collaborazione con AcegasAps. La lettera chiedeva di accertare che non vi fosse coinvolta la ditta israeliana Sodastream, leader mondiale nel settore dei gasatori, che ha sede proprio nei Territori palestinesi occupati. Un insediamento considerato illegale dal Consiglio di sicurezza dell’Onu e dalla Corte internazionale di Giustizia. Nei confronti di Sodastream è in atto un boicottaggio a livello internazionale. «L’acqua è limpida, gli affari di Sodastream in Palestina, no: boicotta le bollicine dell’Apartheid istraeliana!».