Stop Agrexco

Agrexco torna in attività: Un aggiornamento a cura di Who Profits

Gennaio 2013 - Agrexco è tornata in attività nell'ottobre 2011 con il nome di Agrexco Carmel Agricultural Export Company. L’azienda, di cui è proprietario il gruppo Bickel, esporta prodotti agricoli in Europa, America del Nord e Sud-est asiatico dal gennaio 2012.

Agrexco era la principale azienda di esportazione di prodotti agricoli israeliana fino alla cessazione di attività formale avvenuta nel settembre 2011. L'azienda ha quindi interrotto tutte le attività e molti dei coltivatori e delle ditte di confezionamento che esportavano i loro prodotti con Agrexco si sono rivolti ad altre aziende di esportazione, come Mehadrin.

Tuttavia, nell'ottobre 2011, Agrexco è tornata in attività, dopo essere stata acquistata dal business man israeliano Gideon Bickel, proprietario dell’azienda Bickel Flowers e di Bickel Group Export and Trade, un'azienda agricola di esportazione. Formalmente, c’è stata una fusione di Agrexco con il gruppo Bickel, con conservazione del marchio da parte di Agrexco che opera ora come "Agrexco Carmel Agricultural Export Company". La nuova Agrexco, che è ora una compagnia privata con ufficio principale nella città israeliana di Rishon Letzion, impiega 125 operai, di cui 80 provengono dalla vecchia compagnia Agrexco.

Scrivi a Paola Maugeri: Sodastream ha un impatto, eccome!

Paola Maugeri, giornalista e autrice del libro La mia vita a impatto zero, nota per il suo impegno per la sostenibilità ambientale, ha scelto di essere testimonial per Sodastream, ditta israeliana che trae profitti dal furto di terre palestinesi e dalle violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale.

Firma la lettera aperta a Paola per convincerla a non lasciare che le sue giustissime convinzioni vengano usate per costruire un’immagine positiva di una ditta che approfitta dall’occupazione israeliana.

Fatti sentire da Paola anche attraverso Facebook e Twitter.

Yves Béhar, Sodastream non è etico, quindi non può essere bello!

Il designer Yves Behar ha una collaborazione con Sodastream, un'azienda israeliana che opera in violazione del diritto internazionale, e presenterà un nuovo design per la società la prossima settimana a Milano. Gruppi per i diritti umani dal Canada alla Nuova Zelanda, dagli Stati Uniti all'Europa hanno firmato la lettera seguente di Stop Sodastream Italia che chiede l'interruzione della collaborazione con Sodastream.

Caro Yves Behar,

abbiamo recentemente appreso della sua collaborazione con Sodastream, il produttore israeliano di gasatori domestici, per il quale presenterà un nuovo design al MOST di Milano.

Come attivisti per i diritti umani e sostenitori del BDS, appello palestinese del 2005 per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele[1], ci preme informarla che, dietro l'immagine di azienda socialmente responsabile ed ambientalista propagandata da Sodastream, si nasconde un'azienda che opera in piena violazione dei diritti umani e del diritto internazionale.

Report Riunione Nazionale BDS

IN ITALIA SI RAFFORZA IL MOVIMENTO PER IL
BOICOTTAGGIO, DISINVESTIMENTO E SANZIONI

CONTRO ISRAELE

Bologna, 27 Gennaio 2012

Il 21 ed il 22 gennaio si è svolta a Bologna la terza riunione nazionale del movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) contro Israele. Circa 80 attivisti provenienti da oltre 20 città italiane, in rappresentanza di svariati collettivi, partiti ed associazioni sparsi in tutta Italia hanno partecipato. La riunione aveva lo scopo di approfondire l’andamento e i contenuti delle campagne in corso, stabilire punti strategici ed un metodo di lavoro condiviso, migliorare la conoscenza reciproca delle diverse realtà italiane attive e del loro operato, e ripensare l’organizzazione logistica del movimento BDS italiano.

I due giorni si sono svolti in un clima di grande entusiasmo e collaborazione, condividendo le conoscenze e le pratiche, e delineando strategie e obiettivi del movimento nel futuro. Si sono approfonditi i contenuti delle 4 campagne più diffuse a livello nazionale: STOP AGREXCO, STOP SODASTREAM, STOP THAT TRAIN ed il boicottaggio accademico e culturale. Per ognuna sono stati individuati contenuti, strategie, risvolti legali e piano di lavoro nello specifico. L’assemblea ha scelto di sospendere momentaneamente la campagna contro l’AGREXCO in attesa di un chiarimento sul futuro dell’azienda finita in liquidazione nel 2011. Nei mesi futuri si lavorerà dunque a livello nazionale sulle restanti 3 campagne: per ciascuna è stato individuato un chiaro programma di azioni da lanciare parallelamente, localmente e a livello nazionale.

Un quarto gruppo di lavoro dedicato all’individuazione di nuove campagne da sviluppare nei mesi futuri, in base al lavoro portato avanti dai gruppi locali, ha scelto tre potenziali tematiche su cui lavoreranno rispettivamente tre commissioni allo scopo di approfondire l’analisi ed individuare un programma d’azione da lanciare a partire da settembre 2012.

Tali tematiche sono:

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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