È stato detto e scritto molto riguardo gli accordi di Oslo e Ginevra. I firmatari sostengono che all’inizio questi documenti molto discussi hanno aperto nuove possibilità di “cooperazione” per quelle posizioni che per lungo tempo sono parse inconciliabili.
Per esempio i firmatari dell’accordo di Ginevra, Yasser Abed Rabbo e Yossi Beilin, credono che “l’unica soluzione del conflitto israelo-palestinese sia la fondazione di due stati”. E, in quello che suona come un avvertimento, il secondo [il negoziatore sionista NdT] aggiunge che la finestra per la soluzione dei due stati non resterà aperta per un tempo indefinito e che Israele sarà costretta ad affrontare la “minaccia demografica” imposta su di essa dai palestinesi nella Palestina storica. Al contrario questo articolo sostiene che, date le condizioni attuali, la soluzione dei due stati nega la possibilità di una coesistenza reale fondata sull’uguaglianza.