Territori occupati

Giornata Mondiale dell’Acqua: Israele sotto accusa

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, organizzazioni locali e internazionali hanno rilasciato analisi e organizzato dimostrazioni per attirare l’attenzione globale sullo sfruttamento e demolizione delle risorse acquifere da parte dei coloni israeliani ai danni dei palestinesi residenti nei Territori Occupati Palestinesi (TOP).

Il 22 marzo si è celebrato il giorno dedicato a mobilitare l’opinione pubblica mondiale di fronte “all’importante questione dell’acqua fresca” e “alla gestione delle risorse acquifere naturali”. Come la relazione pubblicata da Emergenza Acqua, Sanità e Igiene (EWASH) relativa ai Territori Occupati Palestinesi enfatizza, deve essere chiaro a tutti che i palestinesi nei TOP  hanno accesso a solo il 10% dell’acqua disponibile, mentre il potere israeliano occupante controlla il rimanente 90%.

Condanna generale per l’inarrestabile massacro israeliano contro i palestinesi a Gaza

Gaza Mentre Israele dimostra di non voler arrestare la propria escalation di morte a Gaza, da più parti, si sollevano dichiarazioni di condanna e appelli per la protezione della popolazione palestinese.

Mushir al-Masri, deputato di Hamas, ha rilasciato dichiarazioni di condanna per il ritorno della violenza israeliana contro la Striscia di Gaza.

Un nuovo giorno di arresti e detenzioni senza processo

La questione dei prigionieri palestinesi resta al centro del conflitto. La detenzione per ragioni politiche la longa manus dell’occupazione israeliana. E oggi si accavallano notizie di nuovi arresti. Fino in Indonesia.

Dopo lo sciopero della fame di Khader Adnan, lungo 66 giorni, con la quale il prigioniero politico palestinese è riuscito a piegare le autorità israeliane, ieri è giunta la notizia della sentenza del tribunale militare israeliano di fronte al quale è stato presentato il caso di Hana Shababi.

Detenzione Amministrativa

Quello che bisogna sapere sulla detenzione amministrativa

un sintetico Dossier

La detenzione amministrativa è una procedura che consente ai militari israeliani di tenere indefinitamente reclusi prigionieri basandosi su prove segrete, senza incriminarli o processarli. Sebbene tale procedura sia usata quasi esclusivamente per i palestinesi dei Territori Occupati, comprendenti Gerusalemme Est, la West Bank e la Striscia di Gaza, anche cittadini israeliani o stranieri possono essere detenuti in via amministrativa da Israele (negli anni, solo 9 coloni israeliani sono stati detenuti in questo modo). Israele ha tre leggi diverse per incarcerare senza processo:

l’Art. 285 del Codice Militare 1651, che è parte della legge militare che si applica nella West Bank;

la Legge sull’Internamento dei Combattenti Illegali, usata contro gli abitanti della Striscia di Gaza dal 2005;

la Legge sullo Stato di Emergenza (Detenzioni), che riguarda i cittadini israeliani.

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