Milioni di lavoratori, pensionati, precari, giovani e meno giovani stanno vivendo un momento di pesantissime difficoltà. Le compagne ed i compagni, le attiviste e gli attivisti del movimento di solidarietà con la Palestina vivono le stesse difficoltà, perché sono le stesse persone che lavorano o hanno lavorato una vita intera, oppure studiano e sperano in un futuro migliore, quando non sono strette nella morsa del precariato e della disoccupazione.
Siamo consapevoli di tutto questo, ma non cambiamo la nostra scelta di indipendenza, di non avere padrini o padroni. Rilanciamo, dunque, l’appello a sottoscrivere per i nostri progetti, ognuno nell’ambito delle proprie possibilità. Ogni donazione, anche la più piccola, è preziosa.