BDS Italia

BDS Italia - sezione italiana per il movimento a guida palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele
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Mentre ci avviciniamo al 75° anniversario della Nakba (catastrofe) palestinese, chiediamo ai nostri sostenitori in tutto il mondo di unirsi a noi nella solidarietà intraprendendo 5 azioni per aiutare a porre fine all'apartheid israeliana #EndIsraeliApartheid.

Questa settimana ricorre il 75° anniversario della Nakba, in cui tra 750.000 e 1.000.000 di palestinesi autoctoni furono costretti a lasciare le loro case e sottoposti a pulizia etnica da parte delle milizie sioniste e, successivamente, dell'esercito israeliano, al fine di stabilire lo stato di Israele come colonizzazione di insediamento di suprematisti ebrei.

Per 75 anni, i palestinesi hanno vissuto e resistito a una Nakba in corso. Da Ben Gurion, il primo Ministro di Israele nel 1948, a Ben Gvir, l'attuale ministro della "sicurezza nazionale" di Israele, e l'ascesa del governo israeliano di estrema destra più apertamente razzista, i palestinesi sono stati oggetto di rinnovate e intensificate campagne di pulizia etnica; costruzione di insediamenti; furto di terra e acqua; ripetuti massacri a Gaza; arresti di massa; e limitazioni alla circolazione.

Martedì, le forze militari israeliane hanno bombardato intenzionalmente e indiscriminatamente famiglie nella Striscia di Gaza. Negli ultimi 4 giorni, gli attacchi aerei dell’Israele dell’apartheid contro gli oltre 2 milioni di persone sotto assedio a Gaza hanno ucciso finora 31 palestinesi, tra cui 7 bambini. Scandalosamente, in soli cinque mesi, le forze di occupazione israeliane e i coloni illegali hanno ucciso almeno 144 palestinesi, inclusi 26 bambini (al momento della pubblicazione).

Eppure ci insorgiamo! Nonostante la violenza e l'aggressione in corso da parte di Israele, noi palestinesi rimaniamo resilienti e saldi nella nostra resistenza popolare. A Gerusalemme, Giaffa, Gaza, Jenin, Beita, Masafer Yatta, nella Valle del Giordano, Al-Naqab o in esilio, i palestinesi sono uniti contro il regime israeliano di colonialismo e apartheid.

Continueremo a lottare per la nostra liberazione, i nostri diritti inalienabili, incluso il nostro diritto all'autodeterminazione e il diritto dei nostri rifugiati a tornare a casa. Marciamo in avanti verso la libertà, la giustizia, l'uguaglianza e la dignità! 

Ora, mentre l'apartheid israeliana scatena una nuova guerra contro il popolo palestinese di Gaza, potete svolgere un ruolo vitale nell'aiutare a smantellare l'apartheid israeliana. Vi chiediamo di intraprendere le seguenti 5 azioni di solidarietà e di essere una chiave di giustizia per i palestinesi in tutto il mondo:

  1. Lavorate con le reti progressiste per fare pressione su parlamenti e governi affinché (a) pongano fine a tutta la cooperazione e il commercio in materia di sicurezza militare (finanziamento militare nel caso degli Stati Uniti) con il regime israeliano di apartheid e simili regimi criminali di oppressione in tutto il mondo, (b) vietino tutti gli appalti e gli investimenti in compagnie che operano negli insediamenti coloniali illegali di Israele; e (c) promuovano l'azione delle Nazioni Unite per indagare e smantellare l'apartheid israeliana, come è stato fatto con il regime di apartheid in Sud Africa.
  2. Mobilitate campagne di pressione istituzionale (inclusi boicottaggi e disinvestimenti) contro società e banche israeliane e internazionali che sono complici dei crimini di guerra e dei crimini contro l'umanità israeliani. Ciò include tutte le banche israeliane (Leumi, Hapoalim, ecc.) e le principali multinazionali come: Elbit Systems, Google, Amazon , HP e HPE , CAT, JCB, Volvo, HD Hyundai , Chevron, Siemens, CAF, G4S/AlliedUniversal, AXA, PUMA, Carrefour, Booking.com, Airbnb, Sabra , Barclays, Expedia, Hikvision, TKH Security e altro ancora.
  3. Mobilitate la vostra comunità, il vostro consiglio comunale, il vostro sindacato, la vostra associazione, la vostra chiesa, la vostra rete sociale, la vostra organizzazione studentesca, il vostro centro culturale o altre organizzazioni per farli diventare uno spazio libero dall'apartheid (SPLAI), ponendo fine a tutte le relazioni con Israele e le aziende/istituzioni che sono complici del suo sistema di oppressione.
  4. Avviate/sostenete il boicottaggio di tutti gli eventi accademici, culturali, sportivi e turistici che si svolgono nell'Israele dell'apartheid o sono sponsorizzati da essa o dai suoi gruppi di pressione e istituzioni complici.
  5. Unitevi a una campagna BDS o a un gruppo strategico di solidarietà per la Palestina vicino a voi per agire collettivamente ed efficacemente. Molti gruppi nazionali e regionali terranno manifestazioni e attività per celebrare #Nabka75, unitevi a loro se potete!

Incanalate la vostra rabbia e mobilitatevi per smantellare l'apartheid e tutte le forme di razzismo e oppressione.

Fonte: Comitato Nazionale Palestinese per il BDS (BNC)

Traduzione di BDS Italia

Il Giro d’Italia, ancora una volta, si presta allo sportswashing del regime israeliano d’apartheid. 

E lo fa mentre il governo più razzista ed estremista della storia di Israele inasprisce ulteriormente il brutale regime di apartheid che opprime la popolazione palestinese.  

Alla competizione più amata dagli italiani parteciperà l’equipe  israeliana sponsorizzata dal governo.

I palestinesi ci chiedono di protestare, mentre le principali gare ciclistiche fanno di tutto per premiare l’apartheid di Israele con inviti speciali alla squadra sponsorizzata dal governo israeliano. 

Mentre il regime israeliano di apartheid, con il governo più razzista e fondamentalista di sempre, intensifica la sua violenta oppressione dei palestinesi, due delle principali gare ciclistiche del mondo stanno facendo di tutto per aiutare Israele a ripulire i suoi crimini.

Il Giro d'Italia (6-28 maggio) e il Tour de France (1-23 luglio) hanno rivolto speciali inviti “jolly” alla squadra ciclistica sponsorizzata dal governo israeliano.

Il Giro d'Italia e il Tour de France stanno vergognosamente premiando Israele per la sua continua follia omicida di palestinesi, mentre ministri del governo incitano all'omicidio, sostengono le milizie di coloni che portano avanti pogrom violenti nelle città palestinesi, con la demolizione di case palestinesi e l'espulsione forzata di palestinesi dalla nostra terra.

Come documentato da Amnesty International e Human Rights Watch , Israele è colpevole del crimine contro l'umanità costituito dall’apartheid. I suoi insediamenti illegali in continua espansione su terra palestinese rubata costituiscono un crimine di guerra ai sensi del diritto internazionale.

La squadra ciclistica israeliana, creata da un miliardario canadese-israeliano, si è concentrata più sul suo obiettivo dichiarato di ripulire il regime decennale di occupazione militare e apartheid di Israele che sul ciclismo. Il Team Apartheid Israel è sceso così in basso nella classifica che è stato retrocesso dal livello World Tour e quindi giudicato non idoneo alla partecipazione automatica ai Grandi Giri del ciclismo e ha necessita di inviti speciali.

Inizialmente la squadra israeliana era giudicata non ammissibile anche per le gare a tappe del World Tour oltre che per le gare principali. Tuttavia, l'UCI, l'organismo internazionale che governa il ciclismo e afferma di essere una "organizzazione politicamente neutrale", ha vergognosamente apportato una modifica dell'ultimo minuto, con quella che è stata definita la "regola israeliana", che "riserva" al Team Apartheid Israel inviti automatici a queste competizioni.

In uno spettacolo degno della peggior ipocrisia occidentale, l'UCI ha immediatamente sanzionato la Russia a pochi giorni dall'inizio della sua aggressione illegale contro l'Ucraina, sospendendo tutte le squadre russe e bielorusse e vietando tutti gli eventi UCI in Russia e Bielorussia, quindi non solo chiudendo un occhio sulla pluridecennale sequenza di gravi crimini di Israele contro i palestinesi, ma riscrivendo le proprie regole per designare Israele come beneficiario delle sue generose ricompense.

Non è la prima volta che UCI, il Giro d'Italia e il Tour de France si rendono complici nel negare i diritti dei palestinesi da parte di Israele. Salutiamo i tanti gruppi e appassionati di ciclismo in Italia e in Francia che hanno organizzato proteste per la partecipazione del Team Apartheid Israel lungo i percorsi del Giro d'Italia e del Tour de France.

Quest'anno, con l'UCI e gli organizzatori del Grand Tour che fanno di tutto per mascherare il violento regime di apartheid israeliano, in un momento in cui i palestinesi stanno affrontando una crescente violenza e proprio quando ci prepariamo a celebrare 75 anni di oppressione, pulizia etnica e colonialismo israeliani che ci derubano della terra, della vita e della dignità, chiediamo che si manifesti e si protesti più possibile lungo i percorsi di gara.

Come palestinesi, ci rifiutiamo di rimanere in silenzio finché non raggiungeremo il traguardo di libertà, giustizia e uguaglianza per tutti. Unisciti a noi e contribuisci a garantire che l'UCI, il Giro d'Italia e il Tour de France ricevano il messaggio: non c'è posto nel ciclismo per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

Per maggiori informazioni sulle mobilitazioni del Giro d'Italia e del Tour de France, contattaci a: pacbi@bdsmovement.net 

Fonte: Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI)

Traduzione di BDS Italia

Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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