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Maher al Akhras vince la battaglia contro la detenzione senza processo

Israele ha accettato di liberare il prigioniero palestinese che ha digiunato per 103 giorni contro gli arresti “amministrativi”. Cresce nel frattempo la condanna internazionale per la distruzione del villaggio di Hamsa al Fouqa.

Fu categorico Maher al Akhras a fine luglio, quando venne arrestato dall’esercito israeliano e messo in «detenzione amministrativa» per quattro mesi senza processo e senza conoscere le accuse mosse nei suoi confronti. «Ho due sole possibilità» disse «tornare dalla mia famiglia o lasciarmi morire». Ieri, dopo 103 giorni di sciopero della fame che lo hanno portato vicino alla morte, il 49enne palestinese del villaggio Silat al-Dhahr ha vinto la sua battaglia: presto tornerà a casa. Le autorità israeliane hanno accettato di rilasciarlo il 26 novembre, alla scadenza dei quattro mesi di carcere, e di non rinnovare la detenzione.

Maher Al-Akhras dopo 100 giorni di sciopero della fame

Chiediamo ai gruppi di solidarietà in tutto il mondo di intensificare la pressione sul regime di apartheid di Israele affinché lo rilasci immediatamente e incondizionatamente.

Le forze israeliane arrestano il regista palestinese Abdulrahman Thaher a Nablus

Il Comitato per la protezione dei giornalisti ha chiesto oggi il rilascio immediato del giornalista palestinese Abdulrahman Thaher.

Trasferiti in isolamento 60 prigionieri palestinesi in sciopero della fame

Un altro gruppo di prigionieri, compreso il segretario generale del FPLP Ahmed Saadat, si unirà allo sciopero della fame nei prossimi giorni.

Al-Quds. Il servizio carcerario del regime sionista ha trasferito 60 prigionieri in sciopero della fame, membri del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP), in celle di isolamento in diverse carceri.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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