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1200 palestinesi arrestati nel mese di Ottobre

L'associazione in difesa dei diritti dei prigionieri palestinesi Addameer riferisce che le forze israeliane hanno arrestato 1.196 palestinesi nel mese di ottobre, nel tentativo di sedare l'attuale lotta di resistenza palestinese contro l'occupazione israeliana. Di questi 177 sono bambini e 16 donne.

Sempre nel mese di ottobre sono 72 invece i palestinesi uccisi da forze militari e civili israeliane. Il numero maggiore di arresti sono stati effettuati a Gerusalemme (314), dove è partita la resistenza a seguito degli attacchi di Israele contro Al Aqsa. 245 palestinesi sono stati arrestati a Hebron, dove è partita la resistenza in Cisgiordania. 156 sono invece i palestinesi arrestati nei Territori del '48 durante questo periodo.

Tutte donne nella flottiglia per Gaza dell'anno prossimo

Una barca di sole donne salperà per Gaza il prossimo anno per sfidare il blocco permanente di Israele dell'enclave costiera. Questa è stata una delle decisioni strategiche prese dal “Freedom Flotilla Coalition” che si è riunito a Barcellona lo scorso fine settimana per pianificare le azioni future contro il blocco israeliano di Gaza.

Ulteriori azioni previste comprendono un piano di solidarietà con i pescatori di Gaza nel 2017, così come una nuova flottiglia verso Gaza nel 2018 “che trasporti centinaia di sostenitori provenienti da tutto il mondo”.

Coltello da cucina - arma palestinese di disperazione

Si tratta di una terza intifada?' È la domanda che si pongono gli analisti, ma a me sembra poco importante: quello che è certo è che siamo testimoni della fine di un lungo periodo di relativa calma nella Cisgiordania occupata, in particolare a Gerusalemme e dintorni.

Questa relativa calma era imposta dall'attesa delle iniziative diplomatiche di Abu Mazen, sotto la "guida" dei degli Stati Uniti e dell'Unione europea. Tutto sembra indicare che la quiete che il presidente ha esteso alla sua stessa popolazione si è concluso. Abu Mazen non ha ottenuto nulla, neanche sul piano simbolico. Invece ha ricevuto schiaffi umilianti da un governo israeliano che si rifiuta anche di far finta di voler giocare al tragicomico e grottesco “processo di pace”.

La stupidità della forza di fronte alla resistenza

La storia dimostra che il popolo palestinese conquisterà la libertà. Quello che sta accadendo ora nella Palestina occupata - Cisgiordania, Gerusalemme, Striscia di Gaza - ribadisce l'equazione della mente politica stupida che si cela dietro lo status razziale, securitario e coloniale di Israele. Questa equazione, fondata sull'idea che gli arabi capiscono solo il linguaggio della forza, enuncia che ciò che non si comprende con la forza sarà certamente compreso con maggior forza.

Il sistema coloniale israeliano di occupazione non è riuscito a imparare profonde lezioni dalla storia. Rispetta solo la cultura "Rambo", in cui si può comodamente sconfiggere gli eserciti e distruggere gli stati. I suoi servizi militari e di sicurezza sono invincibili. Il vero problema di questa cultura è che l'intero sistema politico israeliano è stato infettato: la mente collettiva di Israele ritiene che sia assolutamente protetto e sicuro. Dal nulla nasce un'illusione di assoluta sicurezza vista come assoluta.

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Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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