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Una nuova vittoria per i prigionieri in lotta!

Khader Adnan, prigioniero politico palestinese in sciopero della fame per un lungo periodo, ha ottenuto la vittoria per la seconda volta con la sua lotta e determinazione.

Nel primo mattino del 29 giugno, dopo 55 giorni di sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione amministrativa senza né accusa né processo, la moglie di Adnan, Randa, ha annunciato che è stato raggiunto un accordo con i carcerieri israeliani per la sua liberazione che avverrà il 12 luglio. Ha inoltre affermato che ci si impegnerà per porre fine all'uso della detenzione amministrativa - in base al quale Adnan è stato arrestato per oltre 6 anni attraverso molteplici arresti.

Israele incrementa i fondi per combattere il BDS

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha stanziato ulteriori 100 milioni di NIS ed incrementato con nuove dieci posizioni di governo il Ministero degli affari strategici per la lotta contro la BDS.

Il sito d'informazione israeliano Ynet riferisce che lo scorso fine settimana Netanyahu ed il ministro Gilad Erdan, incaricato di trattare il BDS nel quadro del Ministero degli affari strategici, si sono consultati con i funzionari governativi competenti in materia di BDS. Hanno discusso sia sui modi per migliorare il coordinamento tra i vari ministeri coinvolti nella lotta contro il BDS, sia su come aumentare la cooperazione con le organizzazioni ebraiche all'estero.

60 palestinesi arrestati nell'ultima settimana

Oltre 60 palestinesi sono stati arrestati questa settimana da parte dell'esercito di occupazione israeliano in Cisgiordania e a Gerusalemme est.

Il 23 maggio, le forze israeliane hanno arrestato 3 palestinesi: uno ad un posto di blocco militare nei pressi dell'insediamento di Beit El, uno a Jenin ed un altro a Hebron. Il numero degli imprigionati è drasticamente salito il giorno successivo, 24 maggio, quando le forze di occupazione arrestano 13 palestinesi, tra cui sei bambini, su tutto il territori occupato palestinese. Più tardi nello stesso giorno è stato arrestato anche un 19-enne accusato di aver accoltellato due coloni nella Città Vecchia di Gerusalemme.

Le donne palestinesi chiedono libertà e pratica dello sport

Durante l'ultima offensiva su Gaza padre Manuel Musallam, parroco della Chiesa latina di Gaza, ha parlato ai musulmani palestinesi a Gaza dopo che gli attacchi aerei israeliani hanno distrutto numerose moschee: "se distruggono le vostre moschee, chiamate alla preghiera dalle nostre chiese". Da parte nostra, diciamo ai corridori di Tira che se la maratona non partirà dalla vostra amata città di Al-Tira, partirà da tutte le altre nostre città.

Siamo giovani donne palestinesi nate in questa terra e nutrite da essa. Sosteniamo la libertà e lo sport. Dichiariamo che lo spazio pubblico non è di proprietà esclusiva di nessuno, è di proprietà di tutti noi. Siamo a Tira, Baqa al-Gharbiyye, Al-Naqab, Kafr Qara, Jaffa, Nazareth, Taybeh e in tutte le altre città e cittadine, abbiamo una posizione chiara sulla questione che va al di là di ogni dubbio; noi palestinesi, uomini e donne, continueremo la nostra lotta per la libertà, un aspetto fondamentale delle nostre aspirazioni di liberazione nazionale che mirano a liberare sia gli umani, sia la terra.

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Informazioni sul Fronte Palestina

Per sviluppare un lavoro di classe nel sostegno alla lotta di liberazione della Palestina e degli altri popoli oppressi e aggrediti dall'imperialismo, oltre alle sterili e dannose concezioni del pacifismo e dell'equidistanza tra aggressori e aggrediti che hanno in gran parte contribuito ad affossare il movimento contro la guerra nel nostro paese negli ultimi anni, si è deciso di fondare l'organismo nazionale Fronte Palestina.

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